Monza, alberi tagliati per il nuovo cantiere: «Area privata, ma sfruttamento illimitato del territorio»

VIDEO - Motoseghe in azione in via Sorteni a Monza per l’avvio di un nuovo cantiere: in un’area privata abbattuti dieci alberi ad alto fusto. La presa di posizione del Comitato San Fruttuoso.
Abbattimento alberi via Sorteni quartiere San Fruttuoso Monza
Abbattimento alberi via Sorteni quartiere San Fruttuoso Monza

Non è passato inosservato in questi giorni l’avvio del nuovo cantiere edilizio che sorgerà in via Sorteni 14, nel quartiere San Fruttuoso a Monza. Il rumore delle motoseghe ha allarmato alcuni cittadini che hanno fotografato e filmato l’abbattimento di una decina di alberi ad alto fusto, presumibilmente vecchi una trentina di anni, eliminati all’interno di un’area privata, probabilmente per fare spazio al cantiere.

Il comitato San Fruttuoso bene comune ha detto la sua in una nota diffusa il 31 dicembre 2021.

«Abbattuti tutti gli alberi presenti senza risparmiarne alcuno. Era un bosco con 10 alberi di alto fusto (15 metri) di 30 anni di età tutti perfettamente sani. Fermo restando la libera iniziativa del privato, stiamo denunciando la logica che si nasconde dietro questa modalità di sfruttamento illimitato del territorio – si legge nel comunicato diffuso dal comitato – I terreni liberi, siano essi pubblici o in questo caso privati, sono concepiti come oggetto del profitto senza riguardo per l’ambiente di oggi e per quello di domani. Per altro non siamo nemmeno in presenza di una emergenza di case in quanto a Monza sono stimati circa 3000 alloggi sfitti».

Sempre il comitato San Fruttuoso bene comune ricorda che « l’articolo 41 della Costituzione che sancisce che “l’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. Compromettere l’equilibrio ambientale – conclude il testo firmato dal comitato di quartiere – sacrificando il territorio in nome del profitto immobiliare significa calpestare questi diritti e doveri, contribuendo a lasciare alle nuove generazioni un territorio sempre più inquinato e invivibile».

I lavori per l’avvio del cantiere in via Sorteni sono iniziati subito prima di Natale con la recinzione dell’area e successivamente la rimozione delle piante che si è conclusa il 29 dicembre.