Monza, al Parco finisce nel Lambro con il suo cane: dog sitter di passaggio si tuffa e risolve la situazione

Emanuela era nel polmone verde con Lea, maremmana di 45 chili, che si è avvicinata troppo al fiume. Per farla uscire è intervenuto un ragazzo, Marco, che stava portando tre cani: «Non è semplicemente un dog sitter. Lui ci mette il cuore, l’empatia, lo spirito di abnegazione. È stata la mia Provvidenza!»
Il cane protagonista della disavventura
Il cane protagonista della disavventura Annamaria Colombo

Una disavventura nel parco di Monza che poteva finire male venerdì scorso per una signora monzese, Emanuela M, a passeggio con il suo cane, una bel maremmano di 45 chilogrammi di nome Lea. La bella cagnolona si era avvicinata troppo al Lambro impetuoso e stava per essere trascinata via dalla corrente (“fortissima in una giornata serena”).

Emanuela spaventatissima stava per buttarsi per salvare la sua fedele amica. “A dir la verità-racconta- ero dentro il fiume per metà quando Lea ha trovato un appiglio e si è portata a riva”- Emanuela l’ha afferrata per il collare restando in bilico attaccata agli alberi e trattenendola come poteva.

“Il cane però non riusciva a risalire-riprende Emanuela- Leggevo il terrore nei suoi occhi. Erano le 20.30 e al parco non c’era nessuno. Avevo lanciato borsa e cellulare per buttarmi in acqua e in quel momento non avevo con me il telefono per chiamare aiuto.”In quel momento sì è materializzato un angelo custode, un ragazzo che accompagnava tre cani. “Il giovane in men che non si dica-sottolinea Emanuela- ha legato due cani e uno lo ha affidato a me. Si è lanciato vestito nel Lambro per salvare il mio cane. Lo ha spinto da sotto mentre io tiravo da sopra. Ne siamo usciti malconci ma se non fosse stato per lui non so come avrei fatto!” Emanuela ha saputo che il salvatore di Lea si chiama Marco e che fa il dog sitter. “Marco non ha voluto alcuna ricompensa -precisa-Io avrei voluto ripagargli almeno scarpe e vestiti ma lui non ha voluto. Senza Marco questa disavventura si sarebbe tramutata in tragedia ”.

Emanuela, ancora scossa , a distanza di qualche giorno, e stupita dalla forza inaspettata della corrente del Lambro vuole lanciare un appello attraverso il nostro giornale per ringraziare pubblicamente quel ragazzo che ha salvato la vita a lei e a Lea. “A Marco affiderei il mio cane a occhi chiusi-conclude-Marco non è semplicemente un dog sitter. Lui ci mette il cuore, l’empatia, lo spirito di abnegazione. È stata la mia Provvidenza!”