Monza: aggredito e rapinato in stazione, due arresti (ma poi finisce nei guai anche lui) – VIDEO

VIDEO - Un cittadino nigeriano, domiciliato a Vedano al Lambro, classe 90, richiedente protezione internazionale, è stato arrestato sabato 21 aprile per resistenza e violenza a pubblica ufficiale dopo essere stato sospettato di rapina. A dicembre era stato inseguito, aggredito e rapinato del cellulare.
L’aggressione e la rapina in stazione del 6 dicembre
L’aggressione e la rapina in stazione del 6 dicembre

Da vittima a carnefice. Un cittadino nigeriano, domiciliato a Vedano al Lambro, classe 90, richiedente protezione internazionale, è stato arrestato nella tarda serata di sabato 21 aprile per resistenza e violenza a pubblica ufficiale dopo essere stato sospettato di rapina. A sua volta, a dicembre, il 6, attorno alle 21, era stato inseguito e aggredito (sette giorni di prognosi) da quattro persone e quindi rapinato del cellulare in via Arosio davanti alla stazione ferroviaria di Monza.

Sabato 21 aprile è stato fermato in via Lombardia, all’altezza di via Taccona, e sottoposto a controllo da parte degli agenti si una Volante, ha reagito violentemente causando ferite ai due poliziotti che ne avranno per 5 e 10 giorni. Le sue caratteristiche fisiche e l’abbigliamento corrispondevano a quelle di un uomo che qualche ora prima in corso Milano aveva rapinato un cittadino senegalese, domiciliato a Monza, regolare sul territorio; dopo averlo aggredito colpendolo con una testata al sopracciglio sinistro gli aveva rapinato una power bank, un pacchetto di sigarette e un pacchetto di tabacco. Per tali fatti è stato denunciato alla competente autorità giudiziaria.

A finire agli arresti, nelle stesse ore, anche due dei suoi presunti aggressori e rapinatori per quanto accaduto il 6 dicembre. Si tratta di due cittadini di nazionalità marocchina di 25 e 31 anni, uno pizzicato a Lentate sul Seveso e sprovvisto di permesso di soggiorno, l’altro, regolare, residente a Olgiate Molgora. Ancora ricercati gli altri due autori dell’aggressione. La squadra investigativa è risalita ai due arrestati attraverso l’ausilio della videosorveglianza della stazione e indagini successive. Entrambi sono stati colpiti da un ordine di custodia cautelare in carcere.