Monza: 200mila euro in due anni per i fuochi d’artificio di San Giovanni

Il Comune di Monza apre la gara per affidare l’organizzazione dei fuochi d’artificio della notte di San Giovanni per due anni: sul piatto ci sono 200mila euro.
Il prato dell’ex ippodromo a giugno 2019
Il prato dell’ex ippodromo a giugno 2019 Fabrizio Radaelli

Quanto è disposta a spendere Monza per uno degli appuntamenti più attesi dai cittadini? Poco meno di 200mila euro, dice il Comune che in questi giorni ha aperto la gara d’appalto per affidare il servizio di “progettazione, organizzazione e realizzazione del tradizionale spettacolo pirotecnico del 24 giugno”, cioè San Giovanni.

Negli ultimi anni l’amministrazione comunale ha provato più di una volta a cambiare rotta per alleggerire le casse di piazza Trento della spesa (non secondaria). L’idea era di seguire il modello FuoriGp e trovare quindi un partner in grado di organizzare l’evento, far fruttare i possibili eventi collaterali e ottenere un parziale contributo pubblico. Non ha funzionato e così la giunta cambia rotta: mette sul piatto 180mila euro senza Iva (quindi quasi 200mila) e si aspetta, naturalmente, di spenderne meno, dal momento che la gara pubblica è con offerte al ribasso. Ma non è il solo requisito: la proposta economica vale un terzo dei punti della graduatoria, il resto è formato dall’offerta tecnica.

Monza: 200mila euro in due anni per i fuochi d’artificio di San Giovanni
I fuochi di San Giovanni 2019