Montagna: Capanna Carate ha i suoi nuovi rifugisti, il Cai ha scelto il “candidato ideale”

Capanna Carate, ai piedi della Bocchetta delle Forbici, ha il suo nuovo rifugista: si chiama Alessandro Schenatti, ha 34 anni ed è cresciuto in Valmalenco. Sarà coadiuvato dalla fidanzata Silvia Cozzi, 30enne originaria di Monza.
carate rifugisti: Alessandro Schenatti e Silvia Cozzi
carate rifugisti: Alessandro Schenatti e Silvia Cozzi Signorini Federica

Capanna Carate ha il suo nuovo rifugista. Si chiama Alessandro Schenatti, ha 34 anni ed è cresciuto in Valmalenco. Sarà coadiuvato dalla fidanzata Silvia Cozzi, 30enne originaria di Monza ma da un paio di anni adottata dalle montagne in provincia di Sondrio.

Il Cai di Carate Brianza, proprietario della struttura che si trova a 2.636 metri ai piedi della Bocchetta delle Forbici, era alla ricerca di un nuovo gestore dopo che – in scadenza di contratto e dopo 12 anni di presenza – la precedente Francesca Vanotti, affiancata da mamma Marta e papà Amanzio, aveva preferito non rinnovare la propria disponibilità per ragioni di natura personale.

Cai ha annunciato la novità dicendo di aver scelto il “candidato ideale” dopo aver vagliato numerose richieste. Alessandro fa parte del Soccorso Alpino, è da sempre innamorato della montagna e ha esperienze nel ramo alberghiero-turistico e rifugistico. Per lui, gestire Capanna Carate «è un sogno che si avvera».

Silvia è laureata in scienze motorie e osteopata, con esperienze stagionali in rifugio. “Impazienti di mettere in atto il loro ambizioso progetto di ricettività alpina, ipotizzano nuove idee e nuove proposte, tra cui aperture del rifugio anche nel periodo primaverile (non ancora per la stagione 2021, che servirà per rodare sulla tradizionale apertura giugno – settembre, nda) per essere maggiormente un punto di riferimento per escursionisti ed alpinisti – spiegano dal Cai – Oltre all’organizzazione di meeting incentrati su cultura e letteratura alpina, nel loro programma prevedono una particolare attenzione all’offerta gastronomica e un impegno costante nel rispetto di un ambiente così delicato e prezioso come quello montano. Il loro amore per la montagna e il loro entusiasmo non potranno che portare una ventata positiva”.