Mobili, aziende lombarde chiudono Ma l’export brianzolo tiene banco

In 4 anni in Lombardia chiusa un’azienda del mobile su 10, ma l’export è cresciuto del 4,4%, il doppio rispetto alla media nazionale. Le vendite di mobili rappresentano il 2,1% del valore totale delle esportazioni. Le aree di produzione si concentrano per il 90,5% nelle province di Monza-Brianza (34,1%), Como (25,9%), Milano (14,9%), Brescia (8,7%) e Bergamo (6,9%).
La Brianza ancora protagonista nell’export mobiliero.
La Brianza ancora protagonista nell’export mobiliero.

Più di un’azienda su dieci nel settore del mobile lombardo è stata chiusa negli ultimi quattro anni. Lo rivela uno studio dell’Osservatorio Mpi di Confartigianato Lombardia, che mette in risalto come l’export sia invece cresciuto del 4,4%, il doppio rispetto alla media nazionale (+2,3%). A trainare le esportazioni sono soprattutto i mercati extra europei, con un aumento delle vendite del 10,8% che risolleva il calo del 2,5% sui mercati europei.

A crescere sono in particolare le esportazioni verso la Russia (+16,6%), la Cina (+16,2%), la Svizzera (+9,6%) e gli Stati Uniti (+7,2%), che scalano la classifica dei mercati di destinazione guadagnando ogni anno posizioni. In Europa sono invece Francia e Germania ad assorbire la maggior parte della produzione lombarda. Le vendite di mobili rappresentano il 2,1% del valore totale delle esportazioni di prodotti fabbricati in Lombardia, pari a 2.232 milioni di euro. Le aree di produzione si concentrano per il 90,5% nelle province di Monza-Brianza (34,1%), Como (25,9%), Milano (14,9%), Brescia (8,7%) e Bergamo (6,9%).