Milano e Monza per Lea Garofalo «Ricordiamo il suo coraggio»

Milano ha celebrato sabato mattina i funerali di Lea Garofalo, la donna uccisa dall’ex convivente nel 2009 per aver collaborato con la giustizia. Piazza Beccaria, in pieno centro storico, era gremita di persone. In precedenza, la cerimonia a Monza davanti alla targa che ricorda la donna.
Il sindaco Scanagatti depone un mazzo di fiori davanti alla targa che ricorda Lea Garofalo
Il sindaco Scanagatti depone un mazzo di fiori davanti alla targa che ricorda Lea Garofalo

Milano ha celebrato sabato mattina i funerali di Lea Garofalo, la donna uccisa dall’ex convivente nel 2009 per aver collaborato con la giustizia. Piazza Beccaria, in pieno centro storico, era gremita di persone. Il palco è allestito con corone di fiori e bandiere con la scritta “vedo, sento, parlo”, preparate dall’associazione Libera. Alla sinistra del palco, i gonfaloni dei comuni di Brugherio, Policastro, Bellusco, Regione Molise e Lombardia, provincia di Milano (tra gli altri, della Brianza erano presenti anche i bambini e le autorità del Comuni di Carnate, esponenti del Comune di Monza e della Provincia brianzola). Sul palco, il gonfalone della città di Milano,listato a lutto. Alla folla, che si assiepa dietro alle transenne, sono stati distribuiti dei mazzi di fiori e un segnalibro con una foto di Lea Garofalo e la frase “In ricordo di Lea, la mia giovane mamma uccisa per il suo coraggio”, a firma di Denise, la figlia di Lea. Più dietro, la piazza era piena di bandiere dell’associazione Libera.

«E’ giusto che Lea abbia un funerale dignitoso, ringrazio il sindaco Pisapia, Don Ciotti e il sindaco di Petilia Policastro Nicolazzi», ha detto Marisa Garofalo, sorella della testimone di giustizia. «In effetti mia sorella questa vicinanza non l’ha mai avuta in vita – ha proseguito Marisa Garofalo commentando la folla presente in piazza – e ciò provoca anche rabbia. Forse con un decimo di queste attenzioni e di questo affetto oggi sarebbe ancora in vita. Ma noi siamo qui per ricordarla e siamo qui anche per Denise, la figlia. Sono qui per dire che sua zia le vuole bene».

In precedenza, a Monza, c’è stata un’altra tappa della cerimonia. Il sindaco Roberto Scanagatti ha infatti reso omaggio alla lapide che ricorda la morte della donna, posta sul muro di cinta del cimitero di San Fruttuoso. Le bandiere di libera hanno invece sventolato davanti al cancello dove Lea Garofalo è stata uccisa.