Migrante muore folgorato sul tetto del treno: indagini anche a Seregno e Monza

Potrebbe essere salito sul treno a Seregno un migrante del Mali che cercava di raggiungere la Svizzera e poi il Nord Europa. Per questo si era nascosto sul tetto di una carrozza: è morto folgorato dall’alta tensione, lunedì sera, presumibilmente mentre il convoglio transitava all’interno della galleria di Monte Olimpino, a Como.
La stazione di Seregno
La stazione di Seregno Paolo Volonterio

Potrebbe essere salito sul treno a Seregno un migrante del Mali che cercava di raggiungere la Svizzera e poi il Nord Europa. Per questo si era nascosto sul tetto di una carrozza: è morto folgorato dall’alta tensione, lunedì sera, presumibilmente mentre il convoglio transitava all’interno della galleria di Monte Olimpino, a Como.

Gli agenti della polizia ferroviaria stanno cercando di appurare in quale stazione possa essere salito sul tetto del convoglio, e per questo stanno vagliando anche le immagini del sistema di videosorveglianza della stazione di Seregno. Il treno della tragedia era partito da Milano alle 18.10 e aveva come destinazione Bellinzona.

Gli agenti della Polizia ferroviaria, oltre che di quella di Seregno, stanno visionando le immagini dei sistemi di sorveglianza delle stazioni di Milano Centrale, Monza e Como. Si ipotizza che il migrante abbia preso il treno a Milano e che sia sceso a Como, verosimilmente in fondo al convoglio, per poi arrampicarsi sul tetto di una carrozza, sperando così di varcare la frontiera evitando i controlli doganali. Gli inquirenti tenderebbero invece a escludere le altre stazioni in quanto caratterizzate dalla presenza di numerosi viaggiatori in attesa sulle banchine e lo straniero che saliva sul tetto avrebbe certamente catturato l’attenzione di qualcuno.

La vittima avrebbe tentato più volte di entrare clandestinamente in Francia, passando da Ventimiglia ma era sempre stato respinto. L’identificazione è avvenuta comparando il volto della vittima, che non sarebbe stato sfigurato dalla scarica elettrica, con una fotografia scattata al giovane quando si trovava in un centro d’accoglienza del Sud Italia.