Metropolitana M5: il patto tra i Comuni è vicino, 30 milioni la quota di Monza

Il prolungamento della metropolitana M5 a Monza si può accelerare per l’Olimpiade invernale del 2026? Forse sì, dice l’assessore di Milano Granelli, che snocciola le cifre per i Comuni: a Monza spettano 30 milioni di investimenti.
Cantieri M5
Cantieri M5

«Ora cercheremo di capire se le Olimpiadi potranno aiutarci a semplificare le procedure per il prolungamento della metropolitana a Monza»: l’assessore milanese alla Mobilità Marco Granelli ha chiarito venerdì quali potrebbero essere i vantaggi dei giochi invernali del 2026 per l’opera.

«Verificheremo – ha spiegato a margine di un incontro dedicato alla linea 2 organizzato nell’ambito della Festa democratica di Brugherio – se la manifestazione potrà servire per accorciare i tempi necessari ai comuni per approvare le varianti ai piani di governo del territorio legate al tracciato».

«Le Olimpiadi – ha aggiunto – rappresentano un’opportunità e una sfida come è stata Expo. Adesso possiamo introdurre la nuova tariffazione unica perché ogni anno registriamo un aumento di ricavi sui biglietti del 5-6% grazie ai turisti e agli imprenditori che vengono per investire. Sono risorse che intendiamo redistribuire su un territorio più ampio» della città di Milano. La Brianza, ha affermato, è un’area di punta per l’interscambio con il capoluogo lombardo e, oltretutto, ha un interscambio interno più significativo rispetto a quello di altre zone: anche per questo rientra a pieno titolo nella sfida sul fronte del trasporto pubblico che l’amministrazione milanese vuole vincere entro il 2030, non solo in vista dei giochi invernali.

«Il nostro obiettivo – ha precisato Granelli – è quello di raddoppiare la rete di metropolitane e portare i 120 chilometri attuali ad almeno 200 attraverso il prolungamento della 5 a Monza, della 2 da Cologno Nord a Vimercate, della 4 Buccinasco, della Paullese». Nei progetti da avviare o terminare ha inserito anche le metrotramvie tra cui la Milano-Seregno e la Milano-Limbiate. L’estensione dei tragitti, ha proseguito, convincerebbe molti a non utilizzare l’auto: «A Milano – ha notato – due persone su tre vanno al lavoro con i mezzi pubblici, ma fuori città il rapporto si inverte in quanto non ci sono infrastrutture».

La linea lilla dovrebbe incrementare i passeggeri in Brianza: l’obiettivo immediato dei comuni coinvolti e della Regione resta la firma della convenzione con il Governo entro la fine di luglio. L’atto consentirebbe di blindare i 900 milioni di euro stanziati nell’ambito della legge finanziaria che, però, potrebbero essere cancellati con un colpo di spugna in caso di cambio dell’esecutivo. Prima di arrivare a Roma gli enti locali dovranno trovare l’intesa sulla ripartizione dei costi, lievitati a 1.265 milioni con la variante al tracciato chiesta da Cinisello Balsamo.

«Siamo molto vicini – ha garantito Granelli – nei prossimi giorni girerà una nuova bozza dell’accordo» che potrebbe essere ritoccata ancora dai sindaci. La Regione ha già messo sul piatto 283 milioni, Milano interverrà con oltre 30, la quota di Monza dovrebbe salire da 27 milioni a quasi 30, Cinisello dovrebbe versare tra i 12 e i 15 milioni e Sesto San Giovanni tra i 4 e i 5. Qualcuno nei prossimi giorni cercherà di spuntare qualche sconto: «Capisco – ha commentato l’amministratore milanese – che ogni milione è importante, ma parliamo di risorse che saranno spalmate nell’arco di sette-nove anni». Sul fronte orientale c’è poi il prolungamento della Verde da Cologno a Vimercate: lì potrebbe prevalere l’ipotesi metrotramvia. «MM – ha detto Granelli– sta chiudendo il documento finale della prima fase dello studio di fattibilità che sarà presentato ai sindaci e alla Regione nella seconda metà di luglio».