Metrò a Monza: ci sono i soldi per il nuovo studio di fattibilità, incarico a MM

Regione, Milano, Monza e Cinisello pagano i 180mila euro per il nuovo studio di fattibilità della metrò lilla a Monza, palazzo Marino ha formalizzato l’incarico a MM. Intanto pronti a ripartire i cantieri per la M1 a Bettola.
La linea lilla
La linea lilla

Anche Milano ci mette la sua quota e può partire il nuovo studio di fattibilità per portare la M5 a Monza: come previsto dall’accordo, palazzo Marino finanzia il progetto con 75mila euro, altrettanti arrivano dalla Regione Lombardia, 15mila a testa da Monza e Cinisello Balsamo. Con 180mila euro agli sgoccioli del 2016 è stato formalizzato l’incarico a Metropolitana milanese per lo “studio di fattibilità tecnica ed economica” – così si chiama – del prolungamento della lilla «all’ospedale San Gerardo di Monza, passando dalla Villa reale e attraversando il Comune di Cinisello Balsamo», e da San Siro a Settimo Milanese. «Questo studio – aggiunge il Comune di Milano – è importante per avviare la progettazione vera e propria finanziata con 16 milioni dal Patto per Milano siglato a settembre scorso tra Governo e Comune di Milano. Un passo importante per rispondere ad una delle zone per cui è più alta la domanda di mobilità e spostamenti quotidiani e che oggi vede l’utilizzo ancora molto elevato dell’auto privata comportando un aumento della congestione e dell’inquinamento».

Nel frattempo Milano ha sdoganato anche il maledetto completamento della linea rossa fino a Cinisello Balsamo, a Bettola. «Oggi (cioè lunedì 16 gennaio, ndr) MM è stata incaricata di riavviare l’iter procedurale per aprire a giugno i cantieri che nell’arco di due anni porteranno alla costruzione della nuova stazione della metropolitana rossa, che sarà connessa direttamente con la A4, la superstrada 36 proveniente da Monza e Lecco, la tangenziale Nord di Milano e la viabilità di Monza, e avrà un sistema di parcheggi costituito da 2.500 posti auto per assicurare le esigenze di interscambio».

I cantieri sono fermi da oltre un anno per il fallimento della ditta che stava realizzando la tratta: sono stati necessari nel frattempo una variante e un aggiornamento dei finanziamenti. La previsione è di riaprire i cantieri a marzo e la conclusione per l’estate 2019. «Un passo importante, reso possibile dall’impegno di tutti gli enti locali coinvolti e del Governo, il primo dicembre il Cipe ha approvato il finanziamento di 23 milioni di euro all’interno del Patto tra l’Esecutivo e la Regione Lombardia, con il successivo via libera del Comitato Tecnico del Ministero dei Trasporti».

«Finalmente potrà ripartire un progetto essenziale per la costruzione di una infrastruttura molto attesa dai cittadini del Nord Milano – hanno detto in una nota stampa i sindaci Siria Trezzi (Cinisello), Monica Chittò (Sesto), Roberto Scanagatti (Monza), la vicesindaco Arianna Censi (Città Metropolitana) e gli assessori alla Mobilità di Milano, Marco Granelli, e della Regione Lombardia Alessandro Sorte – che non solo comporterà un eccezionale miglioramento della mobilità e del trasporto pubblico, ma contribuirà anche alla coesione di tutta l’area metropolitana. Un segno di come le istituzioni, lavorando insieme, sappiano realizzare progetti concreti e rilevanti per i loro cittadini».