Medjugorje e i veggenti, papa Francesco: «Questa non è identità cristiana»

Oggi nell’omelia a Santa Marta il pontefice ha criticato il “cristianesimo annacquato”, “quelli che sempre hanno bisogno di novità dell’identità cristiana”. “Ma dove sono i veggenti che ci dicono oggi la lettera che la Madonna manderà alle 4 del pomeriggio e vivono di questo?
Medjugorje e i veggenti, papa Francesco: «Questa non è identità cristiana»

Papa Francesco è tornato su Medjugorje e e il tema dei veggenti, dopo le parole pronunciate sull’aereo che lo riportava in Vaticano dopo la visita a Sarajevo. Nell’omelia di oggi a Santa Marta il pontefice ha criticato “quelli che sempre hanno bisogno di novità dell’identità cristiana” e hanno “dimenticato che sono stati scelti, unti”. “Ma dove sono i veggenti che ci dicono oggi la lettera che la Madonna manderà alle 4 del pomeriggio e vivono di questo?”, si è chiesto. “Questa – ha affermato – non è identità cristiana. L’ultima parola di Dio si chiama “Gesù” e niente di più”.

“L’identità cristiana è concreta”, “è un’identità bella che si fa vedere nella testimonianza. Per questo Gesù ci parla della testimonianza come il linguaggio della nostra identità cristiana”. Così ha parlato oggi Papa Francesco, nell’omelia della Messa mattutina a Casa Santa Marta, prendendo le mosse dalle parole di san Paolo ai Corinzi, sull’identità dei discepoli di Gesù. “Dobbiamo fare nella nostra vita un lungo cammino, perché questa identità cristiana sia forte” così da poterne dare “testimonianza”, ha sottolineato Francesco, richiamando l’importanza di “essere fedele a quest’identità cristiana e lasciare che lo Spirito Santo, che è proprio la garanzia, il pegno nel nostro cuore, ci porti avanti nella vita”.

C’è chi cerca Dio “con queste spiritualità cristiane un po’ eteree”, gli “gnostici moderni”, ha rimarcato Bergoglio, mettendo in guardia anche da quelli che sempre hanno bisogno di novità dell’identità cristiana” e hanno “dimenticato che sono stati scelti, unti”, che “hanno la garanzia dello Spirito”. “Nella storia di salvezza Dio, con la sua pazienza di Padre, ci ha portato dall’ambiguità alla certezza, alla concretezza dell’incarnazione e morte redentrice del suo Figlio. Questa – ha concluso – è la nostra identità”.

Papa Francesco intende comunque pronunciarsi presto sulle apparizioni e ha ricordato la commissione voluta da Benedetto XVI e presieduta dal cardinale Camillo Ruini, con altri cardinali e teologi specialisti. «Lo studio mi è stato consegnato dopo 3 o 4 anni. Un bel lavoro», ha detto il Papa. Che ha promesso: «Siamo lì per prendere decisioni, che si diranno».