Meda: tornano dalle ferie e si ritrovano un’antenna alta quaranta metri

VIDEO - Spunta un’antenna Se la sono trovata lì al ritorno dalle ferie, un’antenna per la telefonia mobile alta oltre 40 metri. Si mobilitano i residenti di via Manzoni di Meda e, attraverso un neonato Comitato di cittadini, danno vita a una raccolta di firme. La raccolta conta già 353 firme cartacee più 63 online.
Residenti di via Manzoni davanti all’antenna. Al centro Manuele Cortese
Residenti di via Manzoni davanti all’antenna. Al centro Manuele Cortese Ivan Bavuso

Se la sono trovata lì al ritorno dalle ferie, un’antenna per la telefonia mobile alta oltre 40 metri. Si mobilitano i residenti di via Manzoni di Meda e, attraverso un neonato Comitato di cittadini, danno vita a una raccolta di firme. La raccolta è iniziata pochi giorni fa e conta già 353 firme cartacee più 63 online. «I lavori sono iniziati il 30 luglio scorso – dice Manuele Cortese, portavoce del Comitato – All’inizio pensavamo che si trattasse degli interventi che riguardavano il vicino pozzo. Nei giorni successivi, invece, ci siamo accorti dalla gettata di cemento che stavano preparandosi per realizzare qualcosa d’altro. Ci siamo informati e abbiamo scoperto che si trattava di un’antenna.»

Ad avere ottenuto la concessione su un terreno comunale è la H3G che potrebbe dare in subappalto il traliccio a più gestori della telefonia. In cambio il comune incasserà un canone annuo di 15.000 euro. «Intanto stiamo parlando di una tecnologia superata. In tutta Europa ormai si utilizza la banda larga con le fibre ottiche, anche la Grecia in questo campo è più avanti di noi – fa sapere Cortese – Detto questo noi siamo preoccupati sia per l’aspetto ambientale sia per la nostra salute. Anche il valore dei nostri immobili si ridurrà.»

Il Comitato fa anche sapere che a livello di norme urbanistiche potrebbero esserci delle anomalie. Sempre Cortese fa notare quelle che sono le indicazioni inserite nel piano delle regole del pgt vigente. L’articolo 50 dà una serie di indicazioni legate alle distanze da mantenere rispetto agli edifici e alle strade. Proprio tali indicazioni potrebbero non essere state rispettate alla lettera: «Ora continuiamo con la raccolta di firme. Abbiamo contatto anche altri Comitati, se ci sono gli estremi ci muoveremo anche per vie legali con un ricorso al Tar o una segnalazione al Capo di Stato. Ci sono sentenze che hanno dato ragione ai Comitati.»

Il Comune però non ci sta a fare solo la parte del cattivo: «Quell’antenna va a sostituire l’antenna preesistente che si trova lì vicino in via Colombara e che sarà dismessa – ha fatto sapere il sindaco Gianni Caimi – A Meda ci sono già undici antenne, di cui 4 posizionate sul territorio comunale. I 15.000 euro di canone saranno spesi per l’intera comunità. Per quanto riguarda l’informazione, la delibera con cui si concedeva la realizzazione della nuova antenna è stata pubblicata all’albo pretorio nel gennaio scorso. L’amministrazione ha il dovere di informare i cittadini ma anche i cittadini dovrebbero tenersi informati».

La petizione non è ancora stata presentata in Comune, ma da indiscrezioni sembra che il sindaco Caimi abbia intenzione di fissare un incontro chiarificatore proprio con i residenti di via Manzoni o con una sua delegazione.

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