Manuale pratico per decifrare i misteri di Dante Alighieri

Un “Dizionario dantesco” per aiutare a capire e decifrare la Commedia di Dante Alighieri nell’anno del suo 700esimo anniversario di morte: lo firma la monzese Edi Minguzzi.
Monza Edi Minguzzi
Monza Edi Minguzzi Fabrizio Radaelli

Chi sono il veltro, il messo e Matelda? Perché mai nell’inferno dantesco i golosi sono bagnati dalla pioggia e gli alchimisti sono coperti di lebbra? In un viaggio tra personaggi e parole ermetiche della Divina commedia Edi Minguzzi, già docente al liceo Frisi, linguista e dantista, offre la chiave di lettura per scardinare figure misteriose, parole e passi opachi che appaiono invece del tutto chiari se ricollocati nell’ambiente e nel tempo in cui l’opera maturò. Un periodo intriso di filosofia, fede, astrologia e alchimia.

Dopo il successo della trilogia di dizionarietti di greco, di latino, dei miti classici, Edi Minguzzi consegna un godibile “Dizionarietto dantesco” (Editrice Marcelliana, 319 pagine, 21) euro che esce nell’anno in cui si celebrano i 700 anni dalla morte del poeta. Per un centinaio di lemmi e diversi personaggi della Commedia viene fornita una definizione, sono riportati i versi all’interno dell’opera e quindi la spiegazione del loro significato.

Così il personaggio di Matelda, protagonista degli ultimi cinque canti del Paradiso prima dell’incontro con Beatrice. «Da secoli i critici fanno supposizioni – spiega Minguzzi – c’è chi dice una monaca Sassone, chi una pastorella provenzale, chi ancora vede in lei Matilde di Canossa. In realtà è la sua posizione in vetta all’Eden che la lega alla simbologia di Proserpina e della Luna».

Si rilegge dunque la Commedia come una straordinaria fotografia del cosmo medievale, tra fede e filosofia, alchimia ed ermetismo, cabala e astrologia, già al centro degli studi e di altre pubblicazioni dell’autrice monzese che ha applicato il suo metodo da linguista per decifrarne codici, simboli e strutture nelle pubblicazioni monografiche intitolate “L’enigma forte”, pubblicato nel 1988 e la “Struttura occulta della commedia” del 2007.

La struttura speculare della Commedia permette anche di comprendere alcuni contrappassi oscuri. «I golosi – dice Minguzzi- sono battuti dalla pioggia perché si trovano opposti al Sole, mentre i traditori sono immersi nel ghiaccio, perché in base alla disposizione dei pianeti sono nella zona di Saturno, ritenuto coperto di ghiaccio perché il più lontano dal Sole»n