Mamma gatta investita a Mezzago: gattini salvati dopo ore di ricerche

Un autentico lavoro investigativo ha salvato la vita a quattro gattini rimasti senza la mamma vittima di un investimento. Oslo, Stoccolma, Dublino e Greta stanno bene, l’Enpa si appella agli automobilisti.
Mezzago gattini - foto Enpa
Mezzago gattini – foto Enpa

Un autentico lavoro investigativo ha salvato la vita a quattro gattini rimasti senza la mamma vittima di un investimento. È successo a Mezzago, protagoniste sono due donne che hanno trascorso un sabato pomeriggio di qualche settimana fa alla ricerca dei cuccioli. Trascorso un mese, oggi i micini crescono a casa di una volontaria dell’Asilo dei Cuccioli dell’Enpa di Monza e Brianza e presto potranno essere dati in adozione.

Mamma gatta invece è ancora in affidamento a un’associazione animalista che opera nel Vimercatese: nell’incidente ha subito un serio trauma cranico e la frattura della mandibola e viene sottoposta a nutrizione forzata e non è ancora del tutto fuori pericolo. Simona, una delle due donne coinvolte, l’aveva trovata su una strada di Mezzago e si era fermata per spostarla dalla carreggiata per evitare che venisse investita ancora, quando si era accorta che non era morta: il veterinario successivamente aveva confermato una recente gravidanza.

Simona a quel punto aveva contattato Sara, a conoscenza della presenza di una colonia felina nella zona, e insieme si erano messe a cercare i gattini. Li avevano trovati, prima uno e poi gli altri tre, dopo cinque ore di ricerche e li salvati da morte certa: ora si chiamano Oslo, Stoccolma, Dublino e Greta.

“ENPA ricorda che da marzo 2016 il Codice della Strada recita che chi investe un animale ha l’obbligo di fermarsi e di soccorrere gli animali che abbiano subito il danno – sottolinea l’Ente nazionale per la protezione degli animali – ENPA raccomanda infine agli automobilisti di guidare sempre con prudenza e di prestare particolare attenzione la sera e la notte. Purtroppo sono troppi gli automobilisti incoscienti che approfittano del traffico ridotto e dei minori controlli delle forze dell’ordine per andare a tutta birra, ignorando che proprio dopo il tramonto incominciano a spostarsi in cerca di cibo animali notturni o crepuscolari come i ricci, conigli, minilepri e gatti, e che il buio li rende ancora più vulnerabili”.