Lustrascarpe per solidarietà: lo sciuscià della Brianza raccoglie firme per Sofia

L’ultimo lustrascarpe della Brianza sta tra Seregno e Meda e lavora per aiutare una bambina di 11 anni affetta da una malattia rara: Alan lascia il bancone del suo bar, pulisce le scarpe e raccoglie firme per far asfaltare la strada percorsa ogni giorno dai mezzi di soccorsi che portano Sofia alle sue cure.
SEREGNO BAR ALAN RACCOLTA FIRME PER  SOFIA CHE ABITA IN VIA DORIA A MEDA
SEREGNO BAR ALAN RACCOLTA FIRME PER SOFIA CHE ABITA IN VIA DORIA A MEDA Attilio Pozzi

Sciuscià per amore. O meglio: per generosità. Ha un cuore d’oro l’ultimo lustrascarpe della Brianza. Ed è per aiutare una bambina di 11 anni, che vive in via Forlì a Meda e la cui vita da quando ne aveva tre è minata da una grave malattia, che ogni giorno accetta di lasciare il bancone del suo locale – L’Alan Bar di via Cadore, nel quartiere Ceredo, al confine tra Meda e Seregno – per aiutarla.

Solo se ogni giorno le ambulanze e i mezzi di trasporto dei volontari riescono ad arrivare a prenderla, per portarla in ospedale a sottoporsi a complesse cure, può sopravvivere con la speranza di guarire. Ma la strada che porta alla sua casa – una striscia di terra lunga cento metri – è un percorso di guerra lastricato di buche.

«L’obiettivo – spiega il barista Alan Alboresi, 49 anni – è raccogliere firme. Tante firme di medesi, capaci di convincere gli operai del Comune di Meda ad asfaltare la strada. Per questo sono disponibile a lucidare le scarpe anche di tutta Meda. Purché lascino in cambio una firma per aiutare questa bambina».

Un’impresa che si annuncia tutt’altro che difficile. Sì, perché il sindaco, Luca Santambrogio, ha assicurato il suo interessamento: «Ho presente il problema – spiega il sindaco – ma una soluzione non è facile. Via Forlì è in parte una via privata. Asfaltare un bene privato non è così semplice. Inoltre l’ingresso del condominio è sulla parte opposta. Ma sulla strada di ingresso i mezzi di soccorso non riescono a svoltare. Così sono costretti ad arrivare dal retro ma la strada è sterrata e possono danneggiarsi».

Sarebbe in atto anche un annoso contenzioso tra costruttori sull’impiego della strada. È un problema davvero serio quello della piccola Sofia. Fin dalla nascita soffre di una malattia molto rara. Lei ha un’intelligenza vivacissima e ha tutta la voglia di vivere che esplode dentro una ragazzina di 11 anni. Ma il suo corpo è rimasto quello – piccolissimo – di una bimba di tre anni.

«Le sue difese immunitarie sono bassissime e ogni infezione o allergia può ucciderla. Inoltre ha bisogno di cure quotidiane». E costosissime: anche per questo Alan si sta facendo in quattro. E il papà della bambina, ancora di più: «Sto facendo due, anche tre lavori, per riuscire ad assicurare a mia figlia le cure necessarie».
Sacrifici. Tanti sacrifici. E, per fortuna, un amico. Un grande amico che per aiutarlo ogni giorno accetta di sedersi su un seggiolino, e a lustrare le scarpe. Attratti da questa vicenda, un po’ per generosità e un po’ per gioco, tanti clienti hanno accettato di sottoporre le proprie scarpe alle cure del barista-lustrascarpe. Ma per lui, la questione è serissima. Proprio per questo, ci scherza su: «Nessuno in Brianza lucida le scarpe come Alan».