Lombardia in zona rossa: le regole per spostamenti, negozi (quali sono aperti), bar, scuole, sport

Lombardia in zona rossa fino al 31 gennaio 2021. Per la provincia di Monza e Brianza e per tutta la regione significa divieti di spostamento, negozi chiusi, didattica a distanza. Ecco tutto ciò che si può e non si può fare.
Misure zona rossa Lombardia
Misure zona rossa Lombardia Chiara Pederzoli

Lombardia in zona rossa fino al 31 gennaio 2021. Lo prevede l’ordinanza firmata ufficialmente dal ministro Roberto Speranza nel pomeriggio di sabato e in vigore tra le polemiche da domenica 17 gennaio. I ricorsi sono annunciati e faranno il loro corso.

Intanto per la provincia di Monza e Brianza e per tutta la regione significa divieti di spostamento, negozi chiusi, didattica a distanza a partire dalla seconda media e una nuova stretta prevista dalle norme per il contenimento della diffusione del coronavirus.

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Spostamenti. Sono vietati gli spostamenti da una regione all’altra, da un Comune all’altro e all’interno del proprio Comune, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, che andranno giustificati esibendo una autodichiarazione.

Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, nei limiti in cui la stessa è consentita.

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Dalle ore 5 alle ore 22 è consentito spostarsi una sola volta al giorno verso un’altra abitazione privata ubicata all’interno dello stesso comune, nel limite massimo di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi (oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi).

Chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti può spostarsi dalle 5.00 alle 22.00 entro i 30 km dai confini comunali. Sono esclusi in ogni caso gli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Resta sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Negozi. Sono sospese le attività commerciali al dettaglio (negozi), sia di vicinato che nelle medie e grandi strutture di vendita.

Rimangono aperti i punti vendita di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabacchi ed edicole e le altre attività di vendita individuate nell’Allegato 23 del DPCM (quelli già previsti nel primo lockdown).

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I centri commerciali dovranno consentire l’accesso a tali attività, ferme restando le chiusure nei giorni festivi e prefestivi già previste a livello nazionale.

Sono chiusi i mercati, fatta eccezione per i banchi di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici.

Sono sospese le attività di servizi alla persona come i centri estetici. Rimangono comunque aperti i barbieri, parrucchieri, servizi di lavanderia e le altre attività indicate nell’Allegato 24 del DCPM.

All’ingresso di tutti gli esercizi di cui è autorizzata l’apertura dovrà essere obbligatoriamente esposto un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno, sulla base dei protocolli e delle linee guida in vigore.

Bar e ristoranti. Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie.

L’asporto è consentito fino alle ore 18 per i bar (codici ATECO 56.3 e 47.25) e fino alle ore 22 per le altre attività, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni, salvo il rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto.

Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo autostrade, ospedali e aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza minima di un metro tra ciascuna persona.

Scuola. Le lezioni si svolgono tramite didattica a distanza per tutti gli studenti delle scuole superiori, le attività delle classi seconde e terze medie. È possibile svolgere attività in presenza soltanto se vi è la necessità di: utilizzare i laboratori; mantenere una relazione educativa nei confronti di alunni con disabilità e bisogni educativi speciali.

Cultura. Sono sospese le mostre e servizi di apertura al pubblico di musei e altri luoghi della cultura, ad eccezione degli archivi e delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione durante la settimana.

È confermata la sospensione degli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto.

Feste. Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, comprese quelle conseguenti a cerimonie civili e religiose.

È confermata la chiusura di sale da ballo, discoteche o locali simili, sia all’aperto che al chiuso.

Restano sospese anche le attività dei parchi tematici e di divertimento.

Sport. Sono sospese le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal CONI e dal CIP. Sospese le attività nei centri sportivi. Resta consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale.