Lo spacciatore con la droga nel cappello e l’ubriaco sul treno: ancora denunce alla stazione di Monza

Agenti della polizia di Stato di Monza impegnati come sempre a tappeto nella zona attorno alle stazione ferroviaria, caratterizzata dalla presenza di spacciatori e nullafacenti, talvolta molesti. Tre i denunciati solo nella giornata di lunedì 11 settembre.
La polizia alla stazione ferroviaria
La polizia alla stazione ferroviaria

Agenti della polizia di Stato di Monza impegnati come sempre a tappeto nella zona attorno alle stazione ferroviaria, caratterizzata dalla presenza di spacciatori e nullafacenti, talvolta molesti. Lunedì mattina la Squadra Volante del commissariato ha sottoposto a controlli due nigeriani di 22 e 26 anni, pizzicati nei giardinetti di via Artigianelli. I due, alla vista degli agenti, si sarebbero nascosti dietro a un cespuglio per evitare controlli. Uno, il 26enne, è risultato in possesso di un permesso di soggiorno scaduto e in fase di rinnovo, il secondo, in possesso di una richiesta di prenotazione del rilascio di permesso di soggiorno, è risultato già noto per reati legati agli stupefacenti. Perquisito, in una tasca dei pantaloni aveva una bustina con 1,7 grammi di marijuana ed è stato sanzionato amministrativamente per l’uso personale.

Sempre lunedì 11, attorno alle 19.45, nei giardini di fronte alla stazione, in via Arosio, gli agenti, con l’ausilio delle pattuglie del reparto prevenzione crimine, hanno denunciato a piede libero un 28enne del Sudan e un egiziano per detenzione a fine di spaccio di stupefacenti in concorso. I poliziotti, da corso Milano, li hanno notati agire con circospezione dietro a un edificio adibito a sportello per le informazioni turistiche. In particolare, li hanno notati prendere qualcosa in uno zaino e scambiarlo con altri ragazzi stranieri. Perquisito, il 28enne aveva 23 grammi di hashish nascosti nel cappello che indossava mentre in uno zaino aveva un taglierino con la lama sporca di stupefacente. Nel giubbotto del secondo soggetto hanno trovato il carrello di una pistola a salve, la cui parte restante (senza tappo rosso e con annesso caricatore senza munizioni) era in possesso di un terzo soggetto, un 16enne ucraino. Quest’ultimo è stato affidato al padre.

E non è finita: attorno alle 23. una pattuglia è infatti dovuta intervenire su un treno della tratta Bergamo-Milano in quanto su una carrozza c’era un 35enne del Senegal, con precedenti per resistenza a pubblico ufficiale e ubriachezza molesta, che, alticcio, se l’era presa con un capotreno che l’aveva invitato a togliere i piedi da un sedile. Lo straniero non è stato meno “tenero” con gli agenti: nel tentativo di fuggire li ha infatti spintonati. Anche lui con permesso di soggiorno scaduto ma in fase di rinnovo, è stato denunciato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale e sanzionato per ubriachezza.