Lissone: sindaco e assessore chiedono i danni per un post su facebook

Un consiglio comunale incandescente a Lissone (anche sospeso) a causa di un post su Facebook: sindaco e assessori hanno fattp recapitare all’autore e agli amministratori della pagina “Fox Populi” una richiesta danni di oltre 200mila euro.
LISSONE: il sindaco Concetta Monguzzi
LISSONE: il sindaco Concetta Monguzzi Elisabetta Pioltelli

Un consiglio comunale incandescente, sospeso dal presidente Elio Talarico per alcuni minuti. Bagarre martedì sera a Lissone e a scatenare la rissa verbale è stato Facebook. Il social network rischia di portare l’autore di un post nelle aule di tribunale. Un intervento con insulti generalizzati nei confronti del sindaco Concetta Monguzzi e dei membri della giunta apparso a commento di un post sulla pagina social “Fox Populi” secondo gli amministratori comunali sarebbe andato “oltre il limite consentito” tanto da indurre gli stessi a passare alle vie legali.

Sindaco e giunta si ritengono diffamati e offesi e così agli amministratori del gruppo Facebook e all’autore del post (che nel frattempo ha deciso di tutelarsi a sua volta con un avvocato) hanno fatto recapitare una lettera del legale con tanto di richiesta danni che ammonta a oltre 200mila euro. Una decisione che ha provocato la dura reazione delle opposizioni in consiglio comunale che, da più parti, hanno ricordato alla giunta in carica una condotta non sempre “trasparente” di alcuni membri a loro vicini.

Martedì sera sono volate anche parole grosse e il dibattito ha tenuto banco per ore. Gli amministratori di “Fox Populi” hanno espulso dalla pagina Facebook l’autore del post ritenuto diffamatorio (poi cancellato). Polemiche di fuoco che, salvo novità, potrebbero far finire la questione davanti ad un giudice.