Domenica 20 marzo la città di Lissone ha celebrato le vittime di mafia e intitolato un parco a Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002.
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In occasione della XXI Giornata della Memoria e dell’Impegno, l’amministrazione comunale ha tenuto la cerimonia di commemorazione delle vittime di mafia alla presenza delle autorità civili e religiose, ma anche l’intitolazione del “Parco Carlo Maria Martini- Cardinale, Arcivescovo di Milano (1927-2012)” nei giardini della caserma dei vigili del fuoco volontari di Lissone, in viale Martiri della Libertà-via Botticelli. L’evento si è svolto inizialmente all’interno del parco e in via Cazzaniga per ricordare delle vittime della mafia.
Gli studenti, ma anche i rappresentanti di Polizia locale, carabinieri e associazioni hanno letto i nomi delle vittime della mafia, a cominciare da quello di Lea Garofalo cui la città ha intitolato un’altra piazza.
Il Comune ha deciso anche di intitolare l’area verde di fronte a Villa Magatti (compresa tra la via Garibaldi e via Paradiso) al presidente Sandro Pertini. L’intitolazione di questo spazio, che prenderà il nome di “Piazzale Sandro Pertini – Settimo Presidente della Repubblica Italiana – 1896-1990”, vuole ricordare il ruolo determinante del presidente Pertini in un momento particolarmente difficile per la vita del Paese e il suo mandato presidenziale. Un’intitolazione, quest’ultima, che fa seguito alle polemiche derivate per la volontà della giunta di centrosinistra di cancellare piazza Craxi, proprio per far posto al nome del “presidente più amato dagli italiani”, volontà però rigettata dal prefetto.
Piazza Craxi resta a Lissone, ma l’amministrazione comunale ricorda il nome di Sandro Pertini in un’altra zona centrale della città.