Lissone: raduno di moto non autorizzato con pericolose evoluzioni, 40 identificati anche minorenni e 19 sanzioni

Blitz della polizia locale e dei carabinieri, domenica 13 giugno nel pomeriggio a Santa Margherita dopo ripetute segnalazioni che denunciavano la presenza di motocicli dediti ad acrobazie e (probabilmente) a gare clandestine.
Sullo sfondo, alcuni dei ragazzini coinvolti
Sullo sfondo, alcuni dei ragazzini coinvolti Elisabetta Pioltelli

Blitz di polizia locale e carabinieri nella zona artigianale di Santa Margherita: diciannove sanzioni, 9 veicoli sottoposti a fermo amministrativo

Una quarantina di persone identificate, 19 sanzioni comminate per violazioni al codice della strada, 9 veicoli sottoposti a fermo amministrativo. Sono i numeri dell’attività di controllo avvenuta nel pomeriggio di domenica 13 giugno ed eseguito congiuntamente dagli agenti del comando di polizia locale e dai carabinieri di Lissone. Complessivamente sono entrate in azione oltre 15 persone coadiuvate da personale in borghese. Presente all’operazione anche il sindaco di Lissone, Concettina Monguzzi, che ha seguito a distanza l’evolversi dell’intervento.

Lissone: raduno di moto non autorizzato con pericolose evoluzioni, 40 identificati anche minorenni e 19 sanzioni
I controlli della polizia locale

L’operazione si è resa necessaria alla luce di ripetute segnalazioni che denunciavano la presenza di motocicli nella zona artigianale di Santa Margherita (in particolare in via dell’Artigianato), dediti ad acrobazie palesemente in contrasto con le più basilari norme del codice della strada. Sulla base di alcuni video pubblicati sulla piattaforma social Instagram, era stato possibile ipotizzare anche l’effettuazione di gare fra motocicli stessi. Sempre tramite la stessa piattaforma, era stato convocato un raduno motociclistico per il pomeriggio di domenica 13 giugno. Polizia locale e carabinieri sono entrati in azione chiudendo vie d’accesso e vie di fuga, provvedendo ad identificare oltre 40 fra ragazze e ragazzi, in parte minorenni, residenti sia a Lissone che nei comuni dell’hinterland monzese, e in alcuni casi provenienti anche da Seriate (Bergamo) a dimostrazione della rilevanza del raduno in oggetto.

Di ciascun mezzo è stata verificata la regolarità tecnica ed assicurativa. In corso ulteriori indagini per rilevare eventuali ulteriori responsabilità a carico delle persone identificate. Sanzioni sono state elevate per la presenza di parti non omologate su alcuni dei mezzi fermati, in altri casi è stato riscontrato un difetto nel posizionamento della targa finalizzato a rendere maggiormente difficoltosa l’identificazione del mezzo. Nei casi più gravi si è provveduto al fermo amministrativo dei veicoli. Contattati i genitori dei minorenni. Alla luce delle verifiche eseguite dal comando, non risulta alcuna possibile conseguenza penale per i cittadini coinvolti.

Lissone: raduno di moto non autorizzato con pericolose evoluzioni, 40 identificati anche minorenni e 19 sanzioni
I controlli della polizia locale

«Il mio ringraziamento va innanzitutto alla polizia locale e ai carabinieri per il coordinamento dimostrato nella messa in atto di questa azione preventiva – afferma il sindaco Concettina Monguzzi – Purtroppo i ragazzi coinvolti non si rendono conto della pericolosità della loro azione e della totale inosservanza del codice della strada. Questa operazione serva da lezione affinché questi raduni cessino di esistere in qualunque Comune, non solo a Lissone».

«Siamo intervenuti per mettere fine ad azioni che mettono a repentaglio l’incolumità di chi le attua e di chi vi assiste – ribadisce Matteo Caimi, comandante della polizia locale di Lissone – Grazie alla professionalità di tutto il mio personale e alla fondamentale collaborazione dei carabinieri, siamo riusciti nello scopo di dare un segnale ben preciso. I controlli ovviamente continueranno, anche in borghese, per far sì che situazioni simili non si ripetano».