Lissone, l’appello contro la Ztl: «I negozi muoiono, basta»

“Aiutatemi a far togliere la Ztl dal centro di Lissone”. Un appello che è anche il nome del Gruppo Facebook aperto da una cittadina lissonese contro la misura di controllo del traffico da qualche mese estesa a tutta la settimana.
Lissone, via Sant’Antonio
Lissone, via Sant’Antonio Gianni Radaelli

“Aiutatemi a far togliere la Ztl dal centro di Lissone”. Un appello che è anche il nome del Gruppo Facebook aperto da Grazia Ruzza, cittadina lissonese nota per un’attività di famiglia in piazza Libertà e per essere portavoce di “Noi Mamme di Lissone”. Il no deciso alla Ztl di Lissone si arricchisce così di un nuovo strumento che sul web sta raccogliendo un’ampia discussione. Una pagina che in poco tempo ha infatti già collezionato quasi 600 membri e che vuole essere non un luogo di confronto sulla Zona a traffico limitato del centro cittadino, ma lo strumento informatico di ciò che la stessa Ruzza definisce una “lotta personale”.

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“Chi è a favore della Ztl non è gradito nel gruppo – scrive Ruzza – non è un gruppo di confronto, è per organizzarsi e unirsi in una forza unica. Spero che la discussione non si focalizzi solo sui parcheggi, il problema è il passaggio e quando viene a mancare fa dimenticare le attività. Questa amministrazione ha premuto l’acceleratore sul discorso parcheggio, il problema è un altro (o almeno non solo): è il passaggio!”.

La netta contrapposizione alla scelta adottata dal Comune di Lissone durante il 2016 (introduzione della Ztl 7 giorni su 7) sta nel calo drastico a livello commerciale, per altro già denunciato dalla categoria e dall’associazione “Lissone Commercia” a più riprese. La Ztl, sostiene chi ha attività in centro e nelle vie interessate dalla Zona a traffico limitato, danneggia il commercio perché “non vi è passaggio” in centro e la gente preferisce altre città per fare acquisti e shopping. La Ztl è vista dunque come una mannaia. E, non a caso, sono diversi i commercianti che espongono i cartelli “Ztl io non ci sto” ed ancora “No Ztl 7 giorni su 7”.

«È un grave gesto di irresponsabilità: i negozianti hanno famiglia, dipendenti, spese, impegni economici- denuncia Ruzza in un video su Facebook – questa amministrazione non ha voluto sentire ragioni, non ha voluto sentire nemmeno le contro proposte fatte per arrivare comunque ad un compromesso che poteva essere il 30km all’ora per il centro. Ha deciso in maniera categorica di chiudere la piazza tutta la settimana. Di questa cosa ne stiamo pagando le spese adesso (…) la Ztl è ok solo al sabato e domenica, quando buona parte dei lissonesi non va a lavorare e sta con le famiglie».