Lissone, il presidente della Repubblica annulla il vecchio Pgt

Pgt annullato, clamoroso a Lissone. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con apposito decreto notificato nei giorni scorsi, dichiara “accolto” il ricorso straordinario con cui la Provincia di Monza e Brianza, nel 2012, si era opposta al Piano di Governo del Territorio della città.
Il decreto che annulla il pgt di Lissone
Il decreto che annulla il pgt di Lissone

Pgt annullato, clamoroso a Lissone. Patata bollente per l’amministrazione comunale di Concetta Monguzzi che nell’ultimo consiglio comunale ha comunicato la notizia che, in attesa dei doverosi chiarimenti e approfondimenti anche di natura legale, ha scatenato una bufera politica in città.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con apposito decreto notificato nei giorni scorsi, dichiara “accolto” il ricorso straordinario con cui la Provincia di Monza e Brianza, nel 2012, si era opposta al Piano di Governo del Territorio di Lissone, approvato in consiglio comunale nel marzo di quell’anno, alla scadenza di mandato della giunta comunale targata Lega Nord- PdL. Pochi mesi dopo, siamo a maggio 2012, le elezioni comunali portano al cambio di amministrazione e Concetta Monguzzi è il nuovo sindaco della città di Lissone.

La Provincia di Monza e Brianza presenta un ricorso straordinario al Capo dello Stato contro il Comune di Lissone e un’azienda privata della città per il Pgt appena approvato «nelle parti in cui prevedono gli ambiti di trasformazione AT 1,2,4,5,7,8,9,25,26,29,30», perché in contrasto con le scelte del Piano territoriale provinciale (Ptcp).
Concetta Monguzzi, neo eletta, detta il “cambio di rotta” a livello urbanistico, accelerando i tempi di adozione di una variante che di fatto (luglio 2013- febbraio 2014) annulla quasi tutti gli ambiti di trasformazione previsti, compresi proprio quelli citati dal ricorso della Provincia. Il ricorso però prosegue il suo iter. Il Ministero delle Infrastrutture chiede un parere al Consiglio di Stato che il 31 luglio 2014 risponde così: «il ricorso è fondato».

Perché il Comune non avrebbe dovuto ignorare i rilievi espressi dalla Provincia o meglio, avrebbe potuto farlo solo motivando la sue scelte, cosa che invece non avrebbe fatto. Il Ministero ha dunque ritenuto fondato il ricorso della Provincia.
Proprio questo parere viene ora “integralmente” accettato nel decreto presidenziale. Il Pgt di Lissone è quindi tutto da rifare? E dunque illegittimo? Se venisse annullato l’intero Pgt, sarebbero annullate anche tutte le varianti in corso d’opera con l’amministrazione Monguzzi? Nel decreto presidenziale, si parla dell’ «annullamento delle delibere di adozione e di approvazione del Pgt nonché di ogni altro atto connesso e conseguente», senza precisare se ciò avviene solo per le parti relative agli At contestati.

Il sindaco non si sbottona, prevale prudenza sia nei toni che nei contenuti. «Al momento non posso dire altro che citare quanto espresso nel Decreto e dal Consiglio di Stato – afferma il sindaco – stiamo valutando con la parte legale sia nostra che della Provincia di Monza e Brianza come occorre muoversi. Il Decreto appare categorico e recepisce il parere del Consiglio di Stato nonostante l’adozione della nostra variante adottata ed approvata. Intendiamo entrare nel merito della questione e capire bene cosa accade».