Lissone, ancora bulli in centro: atti osceni davanti a una bimba

Non accenna a finire l’emergenza banda in centro a Lissone. Dopo le segnalazioni dei commercianti continuamente presi di mira da ragazzini sfrontati che disturbano anche un altro episodio: un ragazzo avrebbe inscenato uno spettacolo indecente davanti a una bambina
Un controllo dei carabinieri in centro
Un controllo dei carabinieri in centro Gianni Radaelli

Ancora bulli in azione in piazza Libertà, i commercianti li richiamano e li invitano a pulire dove sporcano. Alcuni lo fanno e poi chiedono scusa. E’ presto o troppo poco per parlare di inizio d’inversione di tendenza, ma anche se fosse un caso isolato è l’effetto positivo di un rapporto di comunicazione tra “vittima e colpevole” capace di produrre gesti apprezzabili e comunque doverosi. Restano tuttavia molti contorni negativi di un fenomeno che continua ad imperversare nel centro città, sotto gli occhi di cittadini che diventano testimoni oculari di quanto accade.

Ai danni al patrimonio pubblico, vandalismi e atteggiamenti di sfida, si fanno sempre più spazio schiamazzi e imprecazioni, urla e insulti nei confronti dei frequentatori di piazza Libertà e di coloro che gestiscono in centro un’attività. Nella serata di giovedì 17 ottobre, alcuni ragazzini hanno iniziato a lanciare biciclette col serio rischio di creare danni alle vetrine dei negozi. Alcuni hanno preso di mira i bagni chimici. Uno spettacolo indecoroso testimoniato da alcuni esercenti. Chi non era aperto a quell’ora, è stato prontamente informato. «Mi hanno detto che c’erano dei ragazzini che lanciavano bici contro la mia attività, ma come vede per fortuna non ci sono danni.

Forse ci sono andati vicini- racconta Fabio D’Andrea, titolare di “Divertifeste” in via Paradiso – se avessero colpito la porta o i vetri sarebbe scattato l’allarme, ma così non è stato». Danni esclusi, rimangono però episodi che sono il termometro di una situazione ancora “calda” in città se si parla di ritrovi giovanili in piazza Libertà. «Ho l’attività da 7 anni, ma negli ultimi mesi ho notato qualche situazione un po’ più fastidiosa- spiega il commerciante – entrano in gruppo in negozio, mi chiedono coloranti per capelli, alcuni prodotti come il “sangue finto” o le bombolette spray. Poi escono e sporcano tutto, alle volte lasciano per terra le bombolette e se ne vanno. Un giorno di questi sono uscito dal negozio e li ho richiamati. Ho detto loro di pulire e raccogliere tutto, devo dire che lo hanno fatto e mi hanno chiesto scusa. Da allora, quando mi chiedono coloranti per capelli o “sangue finto”, dico di no».

Come già testimoniato da altri commercianti della zona, in gruppo si fanno forza. «Presi uno ad uno sono agnellini- conferma D’Andrea -poi insieme fanno i pagliacci, infastidiscono gli anziani seduti sulle panchine, gettano dall’alto i sassoli nel parcheggio sotterraneo col rischio di colpire persone e auto. Cosa serve? Un richiamo verbale credo non sia sufficiente, io opterei per lavori socialmente utili».

Ci spostiamo di alcuni metri, in piazza Libertà alcuni ragazzini in bicicletta effettuano gimcane attorno ad alcuni cittadini fermi a chiacchierare. C’è chi si infastidisce e li invita ad andare da un’altra parte. In un bar della piazza, confermano atteggiamenti provocatori nei confronti di anziani e bambini. E, infine, veniamo a conoscenza di un episodio molto grave accaduto qualche mese fa, sempre in piazza Libertà, segnalato alle forze dell’ordine. Un bullo si è reso protagonista di atti osceni di fronte alla figlia di 10 anni di un commerciante della città. La bambina si trovava all’esterno del negozio del padre quando il bullo l’ha presa di mira inscenando uno spettacolo indecente. La piccola ha raccontato tutto al genitore che ha segnalato di persona l’accaduto.