Limbiate: unità di riabilitazione da dipendenze, area benessere, maneggio e teatro nell’ex ospedale psichiatrico

Disegnato il futuro dell’ex Antonini: la giunta ha approvato la bozza di convenzione con Asst Rhodense e Fondazione Eris per gli interventi edilizi che interesseranno quasi una decina di edifici in totale per 13 milioni di spesa.
Alcuni dei padiglioni abbandonati dell'Antonini
Alcuni dei padiglioni abbandonati dell’Antonini Ileana Brioschi

Il lungo iter per la riqualificazione di parte del comparto occupato dall’ex ospedale psichiatrico Antonini di Limbiate ha compiuto un importante passo in avanti. Nei giorni scorsi infatti la giunta ha approvato la bozza di convenzione con Asst Rhodense e Fondazione Eris per gli interventi edilizi in programma sugli immobili nella zona sud est. Alcuni edifici, quasi una decina in totale, di questa zona accessibile dall’ingresso di via Garibaldi 33/E saranno al centro di un grande intervento di restauro e risanamento conservativo a carico della Fondazione Eris, soggetto che ha già in comodato questi spazi.

La riqualificazione, che non prevede alcun aumento volumetrico né un ulteriore consumo di suolo, è senza dubbio radicale visto anche l’estremo stato di abbandono degli edifici e ha un costo stimato di 13milioni di euro. Per il recupero totale della zona ci vorranno anni ma i lavori partiranno dalla demolizione e dalla ricostruzione di un edificio che ospiterà due unità di riabilitazione dalle dipendenze patologiche, per un totale di trenta persone, e un centro di disintossicazione bionaturale, vale a dire un’area benessere composta da piscina interrata, sauna, bagno turco e solarium esterno.

A fianco di questa struttura, in un edificio già esistente e per il quale verrà avviato un restauro conservativo, sorgerà il maneggio, con una ventina di box per cavalli, e il Sert. Sopra questa struttura, al primo e al secondo piano, verranno realizzate altre due unità di riabilitazione dalle dipendenze patologiche di 10 stanze ciascuno. L’edificio più piccolo a fianco invece sarà destinato alla Clubhouse legata al maneggio con spazi riservati prevalentemente ai bambini. Lo stabile più a nord del comparto, nei pressi del muro di cinta di via Garibaldi, ospiterà due unità di residenza sociale per la riabilitazione e il reinserimento al piano terra e al primo piano e due unità di riabilitazione per minori al secondo piano. Gli appartamenti per gli adulti saranno dotati di cucina e zona giorno, in modo da favorire processi di ritorno all’autonomia dei pazienti. Completano l’intervento di riqualificazione l’edificio che verrà adibito alla direzione, il teatro da 450 posti che si estenderà anche all’esterno e una centrale di cogenerazione.

«Accogliamo davvero positivamente questo progetto da parte di Fondazione Eris – dichiara il sindaco Antonio Romeo – perché l’intervento va a riqualificare una parte importante di territorio che era in stato di abbandono da decenni».