Limbiate, l’ultimo saluto a Giovannino Sepielli a 119 giorni dalla scomparsa e dalla morte

Giovedì 31 gennaio la famiglia ha potuto dare una sepoltura a Sepielli, 81enne scomparso dalla sua casa di via Segantini lo scorso 4 ottobre e morto investito da un treno la sera stessa a Gaggiano. Di lui non si è avuta nessuna notizia per mesi, nonostante gli infiniti appelli di moglie e figlie. L’arcivescovo Delpini scrive alla famiglia un messaggio.
Sepielli con la figlia in una immagine trasmessa durante una puntata di “Chi l’ha visto”
Sepielli con la figlia in una immagine trasmessa durante una puntata di “Chi l’ha visto”

A 119 giorni dalla sua morte e a tre settimane esatte dalla comunicazione della tragica notizia, finalmente giovedì 31 gennaio la famiglia ha potuto dare una sepoltura a Giovannino Sepielli, 81enne scomparso dalla sua casa di via Segantini lo scorso 4 ottobre e morto investito da un treno la sera stessa a Gaggiano. L’anziano, che da tempo aveva espresso la sua volontà di tornare in Provincia di Foggia dove era nato, aveva preso un treno a Varedo ed era stato visto per l’ultima volta alla stazione della metropolitana di Cadorna. La vicenda, grazie alla partecipazione delle figlie Rosanna e Maria Grazia e della moglie Antonietta alle trasmissioni televisive “Chi l’ha visto?” e “Pomeriggio Cinque”, aveva commosso tutta Italia ed in particolare la piccola comunità di Pinzano che in occasione del funerale ha mostrato il proprio affetto alla famiglia.


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Don Maurizio Pegoraro, parroco della chiesa dei Santi Cosma e Damiano, nella sua omelia ha spiegato come «il male che sfugge alla razionalità a volte ci attraversa la strada» e letto la preghiera che l’arcivescovo Mario Delpini, in visita a Pinzano proprio domenica, ha preparato appositamente per la famiglia. «Partecipo al vostro dolore – ha scritto l’alto prelato -. La morte è un evento che riempie di paura e sconcerto ma i discepoli fissano il proprio sguardo su Gesù che deve essere motivo di conforto perché l’amore di Dio vince su tutto». Particolarmente toccanti sono state le parole dedicate a Giovannino da una nipote, con la voce spezzata dall’emozione.

«Continuiamo a sentire la tua presenza anche se non ci sei più. Ci hai insegnato la calma e la disponibilità che ti contraddistinguevano. Speriamo che tu sia a passeggiare in un bel posto come hai sempre sognato. Pensaci qualche volta e aiutaci a prendere le giuste decisioni. Ci manchi tanto perché ti abbiamo sempre avuto vicino».