Limbiate, il ritorno al passato dell’ex ospedale psichiatrico

La Regione stanzia 9 milioni per destinare due padiglioni a “residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza” da 40 posti letto e 54 figure professionali. Una struttura per superare gli attuali ospedali psichiatrici giudiziari.
Una delle stanze dell’ex ospedale psichiatrico Antonini
Una delle stanze dell’ex ospedale psichiatrico Antonini Ileana Brioschi

Ritorno al passato per l’ex ospedale psichiatrico Antonini di Limbiate chiuso definitivamente nel 2000 dopo essere nato nel 1865 e avere ospitato fino a picco di 3.500 malati. Sulla collina di Mombello il manicomio ha occupato 800mila metri quadratri di superficie. Oggi il ritorno al passato sembra essere prossimo a seguito della decisione della Regione Lombardia di destinare nove milioni di euro per creare due strutture da 20 posti letto e 27 figure professionali sanitarie per creare strtutture al di là degli ospedali psichiatrici giudiziari. Quindi la giunta regionale ha deciso di puntare su Limbiate e Castiglione delle Stiviere, fermando i progetti inizialmente prospettati anche a Leno e Mariano Comense, per creare i cosiddetti Rems, acronimi di “residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza”. A subire la trasformazione e la nuova destinazione sono gli ex padiglioni Ronzoni e Forlanini nella parte basse dell’ex ospedale psichiatrico di Mombello. L’amministrazione comunale di Limbiate contesta la decisione della Regione «sia nel metodo che nel merito. Contestiamo anche il progetto perché noi per l’area ex Antonini auspichiamo una riqualificazione che sia integrata con ciò che già esiste a Mombello, e due strutture Rems non ci sembra affatto che possano rispondere alle esigenze» tuona il sindaco Raffaele De Luca.