Licenza sospesa a un bar di Giussano: «Base di uno spacciatore»

Su segnalazione del commissariato della polizia di stato di Monza, venerdì, su disposizione della Questura di Milano, è stata temporaneamente sospesa la licenza - per 15 giorni - al titolare del bar trattoria Il Califfo di Giussano.
bar trattoria il califfo giussano
bar trattoria il califfo giussano Edoardo Terraneo

Su segnalazione del commissariato della polizia di stato di Monza, venerdì, su disposizione della Questura di Milano, è stata temporaneamente sospesa la licenza – per 15 giorni – al titolare del bar trattoria Il Califfo di Giussano, in via Catalani a Birone. Si tratta di un provvedimento, spiegano dal commissariato, che prende origine da un’indagine inerente un furto di 45mila euro dalla cassaforte della Villa Reale di Monza, lo scorso 9 gennaio, che portò all’arresto di tre persone, tra le quali un 55enne, l’uomo che avrebbe materialmente compiuto il furto sulla base delle indicazioni fornitegli dagli altri due – una addetta alla biglietteria e una guardia giurata – accusato anche di spaccio di stupefacenti.

Il 55enne, sempre secondo le indagini svolte dagli investigatori del Commissariato monzese, avrebbe spacciato nelle vicinanze di alcuni bar e locali pubblici tra i quali appunto il locale di Birone. La proposta di sospensione della licenza inviata al questore è data 31 luglio.

«In due occasioni – si legge nel dispositivo del Questore – il Bar Califfo veniva utilizzato da uno spacciatore di sostanze stupefacenti come base d’incontro con i propri clienti (…) In data 17 febbraio 2017 veniva osservato all’atto di cedere sostanza stupefacente ai propri clienti presso il locale». «Rilevato che il Bar Califfo costituisce un luogo di ritrovo abituale di persone pericolose per l’ordine e la sicurezza dei cittadini, letti gli articoli 1, 5 e 100 del T.U.L.P.S. (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) decreta la sospensione per giorni 15 della licenza».