Libri, sessanta storie di Seregno trovate e ricostruite: ecco l’“Autobiografia di una comunità”

Presentato il volume “Seregno, la parola e il volto. Autobiografia di una comunità”, primo frutto di un progetto editoriale del Circolo culturale Seregn de la memoria con la collaborazione del Cittadino. Sessanta storie della città.
Seregno - Da sinistra, Cazzaniga, Colzani, Colombo, Rossi e Bagnoli
Seregno – Da sinistra, Cazzaniga, Colzani, Colombo, Rossi e Bagnoli

Successo per la presentazione del volume “Seregno, la parola e il volto. Autobiografia di una comunità”. È il primo frutto di un progetto editoriale proposto dal Circolo culturale Seregn de la memoria con la collaborazione del Cittadino, che ha consentito di raccontare una sessantina di storie inerenti il territorio locale, spaziando in uno spettro di undici aree tematiche, partendo dalle fotografie e dalle testimonianze raccolte tra la popolazione.


LEGGI L’autobiografia di Seregno in immagini con il circolo Seregn de la memoria

Il volume, che sarà ripresentato in primavera nell’ambito della programmazione studiata dal Comitato di quartiere Meredo Sant’Ambrogio, è disponibile, al costo di 15 euro a copia, nelle edicole di corso del popolo, di via Cavour angolo via Galilei, di via Parini, di piazza Cabiati, di Santa Valeria e della corte del cotone, nonché nelle librerie Biblos ed Un Mondo di libri.

Libri,  sessanta storie  di Seregno trovate e  ricostruite: ecco  l’“Autobiografia di una comunità”
Seregno – Il pubblico in sala

Sabato ne “L’Auditorium” di piazza Risorgimento, nel cui foyer gli intervenuti sono stati accolti da una mostra fotografica estemporanea molto ricca, oltre duecento persone, dopo i saluti istituzionali di Paolo Cazzaniga, presidente del Circolo culturale Seregn de la memoria, Alberto Rossi, sindaco di Seregno, Corrado Bagnoli, ideatore del progetto editoriale, e Claudio Colombo, direttore de “Il Cittadino di Monza e Brianza”, hanno ascoltato il curatore Paolo Colzani illustrare una storia per ciascun settore.

Da quella iniziale, «un po’ controcorrente», che ha portato sotto la luce dei riflettori la famiglia Ravasio, con la foto del piccolo Renato, oggi nonno felice, accanto a un cavallino a dondolo, inviata al papà Pietro, internato in un campo di lavoro in Germania durante la seconda guerra mondiale, dalla mamma Gemma, per documentare la crescita del figlioletto.
E poi le testimonianze o gli approfondimenti su Mario Judicello, Leonida Perego, Vittorio Armenio, Carletto Redaelli, la famiglia Vismara, la villa Cantù, l’esperienza del televisore in strada per assistere alle gare del campionato del mondo di calcio nel 1982, il saponificio Trapun, la drogheria Nobili, Ernesto Formenti e la visita a Seregno di Giovanni Paolo II.

Libri,  sessanta storie  di Seregno trovate e  ricostruite: ecco  l’“Autobiografia di una comunità”
Seregno – Il pubblico in sala