Lentate: separata e con due figlie Strangolata dalla burocrazia

Separati dal 2012, lui non vive più sotto lo stesso tetto, ma mantiene la residenza. E Concetta Giugno, due figlie piccole, continua a pagare le stesse tasse e non può usufruire delle detrazioni Isee. Se dovesse presentare la dichiarazione, il reddito del marito farebbe ancora cumulo.
Concetta Giugno.
Concetta Giugno.

Lei e il marito sono separati dal gennaio del 2012, lui non vive più sotto lo stesso tetto coniugale, ma mantiene comunque la residenza. Risultato? Concetta Giugno, impiegata di 46 anni residente in via Cimabue, Mocchirolo, due figlie piccole da tirare grandi, continua a pagare le stesse tasse, in particolare la tassa rifiuti, e non può usufruire delle detrazioni Isee, perché se dovesse presentare la dichiarazione, il reddito del marito farebbe ancora cumulo. Un disagio che si è creato per una situazione a dir poco anomala, che da due anni a questa parte si rimbalzano il comuni di Rho e di Lentate sul Seveso.

Il coniuge, dopo la separazione, ha iniziato un progetto con una comunità di religiosi di Rho, dove sulla carta è impossibile trasferire la residenza, perché si tratterebbe di un domicilio temporaneo. «Per legge – sottolinea Concetta – dopo due anni che una persona non risiede più in quel Comune, scatta la cancellazione. Per mio marito sono trascorsi due anni il febbraio di quest’anno, eppure all’anagrafe non è stato modificato ancora nulla. Mi sono rivolta a un legale, ho scritto anche al prefetto. Voglio usufruire del diritto di presentare la dichiarazione Isee, per accedere a eventuali sgravi sulla mensa o sul servizio di pre-scuola di cui usufruiscono le mie bambine, e poi basta pagare una tassazione piena, come se fossimo ancora in quattro in famiglia».

Una morsa burocratica di cui abbiamo chiesto conto in Comune a Lentate sul Seveso. Ci hanno fatto sapere che hanno ben presente la pratica e sono in contatto col Comune di Rho, per cercare di arrivare presto a una soluzione. Concetta è esasperata: «Sono pronta a formalizzare una denuncia ai carabinieri, se non avverrà la cancellazione».