Legge anti-slot in Lombardia Testo in consiglio il 15 ottobre

Locali separati a cui si accede con la tessera sanitaria per chi installa più di tre slot nel proprio esercizio. È uno dei cardini della legge che la Lombardia sta stilando per contrastare il gioco d’azzardo. E che arriverà in consiglio il 15 ottobre.

Locali separati a cui si accede con la tessera sanitaria, come succede per gli sportelli bancomat, per chi installa più di tre slot nel proprio esercizio. È uno dei cardini della legge di iniziativa regionale che la Lombardia sta stilando per contrastare il gioco d’azzardo e la diffusione delle slot machine. La legge è in dirittura d’arrivo e verrà portata in Consiglio il 15 ottobre, dopo il passaggio – il 3 – dalla commissione commercio. Il progetto è stato illustrato giovedì mattina in occasione della seduta della commissione attività produttive presieduta dal leghista Angelo Ciocca.

Il testo mira a contrastare la dipendenza dal gioco, a recuperare i malati patologici con l’aiuto delle Asl e a stabilire misure di contenimento in tema di sicurezza, viabilità, inquinamento acustico, quiete pubblica e governo del territorio.

Il documento di quattordici pagine contiene tredici articoli che definiscono in maniera precisa i soggetti coinvolti nella prevenzione e nel contrasto, istituiscono sistemi di premialità per gli esercizi che rinunciano all’installazione di videopoker e terminali, precisano le norme sulla collocazione delle macchinette, delineano sanzioni, introducono importanti novità nel campo della formazione dei gestori e responsabilizzano i Comuni nella pianificazione urbanistica, conferendo di fatto poteri ai consigli comunali per la definizione delle distanze dai luoghi di gioco.

«Il prossimo 15 ottobre – ha detto Ciocca ad Agipronews – saremo in Consiglio con due proposte normative: la legge regionale e una da sottoporre al Parlamento con ulteriori specifiche tecniche. Ad esempio, noi riteniamo fondamentale impedire l’accesso ai minori con l’utilizzo della tessera sanitaria. Visto che per intervenire sulle macchine è necessario un intervento lungo ed elaborato, abbiamo pensato di andare ancora più a monte: pensiamo all’obbligo, per gli esercizi che offrono più di tre slot, di installare le macchine in un locale separato a cui si accede solo dopo l’inserimento della tessera sanitaria, come succede già adesso con i bancomat. In questo modo non andiamo a modificare le macchine, ma rendiamo comunque l’offerta più controllata. Il testo regge, oggi sono stati presentati ulteriori elementi rafforzativi: ad esempio abbiamo inserito il divieto assoluto di pubblicizzare giochi d’azzardo sui mezzi pubblici. La legge manterrà i suoi capisaldi che sono la formazione sul territorio, il meccanismo premiante per i locali che non installano slot e le distanze minime da 500 metri dai luoghi sensibili».

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