Le ricette elettroniche sono legge: attenti ai falsi ispettori, sono truffatori

Dal primo marzo ricette elettroniche in tutta Italia. E a Monza ci sono già truffatori che, approfittando della novità, cercano di raggirare gli anziani: nei giorni scorsi segnalazioni di falsi ispettori comunali.
Ricette elettroniche: attenti ai truffatori
Ricette elettroniche: attenti ai truffatori Fabrizio Radaelli

La creatività dei truffatori non conosce limiti. Ma in questo caso fin da subito è stata connotata da un pizzico di ignoranza, scambiando gli enti di competenza e facendo sorgere qualche dubbio alle vittime prescelte che si sono dimostrate più sveglie della truffatrice.

L’allarme è scattato martedì sera on line con l’annuncio sulla pagina facebook “Sei di Monza se…” di un utente che metteva in allarme gli anziani concittadini sulla presenza di «una signora che diceva di essere mandata dal Comune a controllare i dati della tessera sanitaria a causa delle nuove ricette elettroniche (introdotta dal 1 marzo in tutte le farmacie italiane, ndr)». La donna, che secondo le indicazioni dell’utente era munita di un pass falso, era presumibilmente una truffatrice. Per di più ignorante visto che, per competenza, le tessere sanitarie sono appannaggio dell’Ats, la vecchia Asl per intenderci. Da Palazzo ci confermano che «nessun dipendente del Comune è incaricato di girare per le abitazioni chiedendo di controllare le tessere sanitarie o altro». Ma in questi giorni con l’introduzione definitiva in tutta Italia della ricetta dematerializzata, nota anche con il nome di ricetta elettronica di cui tanto si è parlato nei giorni scorsi in tv e sui giornali, qualcuno avrebbe potuto cadere facilmente nel tranello. Ma, a quanto ci è dato oggi sapere gli anziani monzesi non avrebbero abboccato anche perché quella che per molti italiani è una novità, per i figli di Teodolinda ormai è un’abitudine consolidata.

L’introduzione della ricetta elettronica a Monza risale a oltre un anno fa, con una stretta collaborazione tra l’allora Azienda sanitaria locale, medici di famiglia e farmacisti. Dopo un avvio in salita, anche a causa delle lungaggini del sistema e di medici poco avvezzi alle nuove tecnologie, la ricetta dematerializzata ormai è diventata routine sia per i pazienti sia per i medici. E anche per i farmacisti che, con l’introduzione definitiva dal 1 marzo del nuovo sistema di prescrizione dei farmaci, non hanno visto grandi cambiamenti rispetto al passato. «Non abbiamo notato alcuna differenza – spiegano dalla farmacia Moretti di via Prina – è da tempo che riceviamo numerose ricette elettroniche. L’aumento è iniziato a settembre, con il picco tra novembre e dicembre». Stesso trend anche alla farmacia Del Sole di corso Milano. «È ormai da tre mesi che i medici di famiglia si sono convertiti alla nuova ricetta – spiegano – Ne riceviamo molte, ma non è il cambiamento degli ultimi giorni».