L’abbraccio di Monza agli amici di Taverna: la grande famiglia calabrese si è ritrovata dopo l’emergenza

Un fine settimana di festa per i rappresentanti dell’associazione Mediterranea Magna Grecia che ha organizzato la visita della delegazione di Taverna, in provincia di Catanzaro, ai tavernesi residenti a Monza.
I monzesi originari di Taverna
I monzesi originari di Taverna

Dalla Calabria a Monza per incontrare i propri concittadini che si sono trasferiti da decenni in Brianza. Sebastiano Tarantino, sindaco di Taverna, comune in provincia di Catanzaro, insieme a una delegazione di assessori e consiglieri comunali è arrivato lo scorso venerdì a Monza, accolto dall’associazione Mediterranea Magna Grecia che ha organizzato un ricco e proficuo programma di incontri.

Sabato mattina la delegazione tavernese (in tutto una sessantina di persone) ha deposto alcune corone di fiori sulle tombe dei propri concittadini che riposano nel cimitero di Monza mentre nella giornata di domenica ha incontrato l’assessore alla cultura Massimiliano Longo, in rappresentanza dell’amministrazione comunale monzese, per un momento “ufficiale” in cui non sono mancati scambi di doni e proposte per future iniziative.

Longo ha consegnato al primo cittadino tavernese alcune pubblicazioni su Monza che verranno messe a disposizione degli abitanti di Taverna che potranno consultarle e conoscere le bellezze artistiche e naturalistiche della città di Teodolinda. Tarantino ha regalato a Monza una elegante riproduzione de “La Predica di san Giovanni Battista con l’autoritratto dell’artista”, un quadro di Mattia Preti, uno dei principali esponenti del barocco italiano, conservato nella chiesa di san Domenico a Taverna.

Altre due riproduzioni di altrettanti quadri dell’artista denominato il “Cavaliere calabrese” sono stati regalati all’associazione Mediterranea Magna Grecia e ai gestori del ristorante che domenica ha ospitato a pranzo con 270 dei circa 700 tavernesi residenti a Monza.

A legare Monza al comune silano è un altro Preti, il fratello maggiore di Mattia, Gregorio. Ai musei civici è conservato un suo quadro che raffigura la “Resurrezione di Lazzaro”, un dipinto donato al comune in passato da una cittadina, già esposto una decina di anni fa nella Cappella della Villa Reale, che secondo alcuni critici contiene delle “pennellate” di Mattia.

“Sarebbe bello organizzare una mostra con alcune opere di entrambi gli artisti” hanno concordato gli assessori alla cultura di Monza e Taverna Massimiliano Longo e Clementina Amelio che, tra l’altro, ha confidato di essere venuta a Monza per la prima volta all’età di sei anni con la nonna a trovare alcuni parenti.

Pare che il primo tavernese che scelse il capoluogo brianzolo come dimora sia stato un giovane che negli anni Cinquanta aveva prestato qui il servizio militare.

“È bastato il passaparola – spiega Salvatore Veraldi, uno dei fondatori dell’associazione Magna Grecia – e nel giro di qualche anno si è formata una piccola comunità di tavernesi. Il primo gruppo aveva trovato casa a San Rocco, altri si sistemarono in via Bergamo. Ora siamo sparsi in tutta la città. Ci sono anche giovani di terza generazione ed è bello che ci siano occasioni come queste per farci incontrare”.

L’appuntamento era stato inizialmente programmato per il mese di marzo 2020 ma lo scoppio della pandemia aveva sconvolto i piani. L’attesa non ha frenato l’entusiasmo e l’incontro ha lasciato tutti più che soddisfatti.