La tragedia di Quarto Oggiaro: Haitam il giorno prima dell’incendio era a Desio

Haitam, il ragazzo morto intossicato nel rogo di Quarto Oggiaro a Milano, martedì era a Desio e ha ricevuto un passaggio per tornare a casa in via Cogne. La donna che l’ha aiutato racconta sconvolta l’episodio e l’incontro con la madre all’ospedale. Sarà sepolto in Marocco.
Vigili del fuoco Vvf da Monza Desio Carate per incendio Milano via cogne quarto oggiaro
Vigili del fuoco Vvf da Monza Desio Carate per incendio Milano via cogne quarto oggiaro Edoardo Terraneo

«Haitam solo martedì sera sedeva nella mia macchina, mentre lo portavo a casa. Due giorni dopo è morto». È sconvolta Donatella, desiana che martedì sera insieme a un amico ha dato un passaggio a due ragazzini in piazza Conciliazione. Uno dei due era Haitam, il 13enne di origine marocchina vittima dell’incendio al palazzo di Quarto Oggiaro a Milano.

«Eravamo in piazza con amici – racconta la desiana – Abbiamo notato due ragazzi che cercavano un taxi per tornare a casa, ma non sapevano come fare. Ho deciso di accompagnarli, non potevo lasciarli lì. Ho rivisto in loro i miei figli».

Da Desio a Milano hanno parlato di tutto, dalla scuola, alla musica, alle loro passioni. «Sono stati molto educati – dice Donatella – Volevano addirittura pagarci la benzina».

Il giorno dopo è avvenuta la tragedia. Haitam è rimasto intossicato nell’incendio scoppiato nel suo palazzo. Giovedì mattina il suo cuore ha smesso di battere. Col passare delle ore, Donatella ha realizzato che quel ragazzino che aveva portato a casa era proprio il tredicenne morto tra le fiamme.
«Non potevo crederci». La desiana non ci ha pensato due volte: è andata subito all’ospedale Sacco di Milano dove Haitam era stato ricoverato. Qui ha incontrato i parenti del ragazzino e ha saputo che il papà, separato dalla mamma, vive a Desio. Ecco perché martedì si trovava in piazza Conciliazione.

«Ho conosciuto la mamma, le ho detto che avevo dato un passaggio a suo figlio e lei mi ha abbracciato. Porterò sempre nel cuore la riconoscenza di questa donna e dei suoi famigliari. Ha voluto che vedessi Haitam», racconta sconvolta. «Solo martedì raccontavo una storia di amicizia e altruismo. Credevo fosse una storia a lieto fine. Ora Haitam non c’è più. L’ho visto privo di vita su un letto di ospedale».

Il ragazzo sarà sepolto in Marocco. Venerdì sera è stato ricordato davanti al palazzo di via Cogne in un momento di raccoglimento con i genitori: hanno partecipato più di mille persone, «tanti con una rosa bianca e il papà e la mamma hanno ringraziato tutti. Il Milan invierà una maglietta con tutti gli autografi dei giocatori per Haitam che era tifoso», ha riferito alle agenzie Fabio Galesi, presidente del consiglio di Municipio 8.