La storia di Fabio: «35 anni e la mia edicola, da qui Monza è come un film»

Fabio Ottolini, 35 anni e esperienze di lavoro all’estero, ha realizzato il suo sogno: ha comprato l’edicola del ponte de Leoni nel centro di Monza e racconta la nuova avventura, tra giornali e nuovi servizi. «È come in un film», dice.
Monza Fabio Ottolini
Monza Fabio Ottolini Fabrizio Radaelli

È stato un colpo di fulmine. Scorrendo gli annunci sui giornali, Fabio Ottolini si imbatte in quello che avverte subito come suo. Riguarda la vendita della storica edicola al ponte dei Leoni, nel cuore del centro storico di Monza, da una parte gli spalti, dall’altra il tribunale, la traiettoria per attraversare la città. Osserva il mercato, studia i bilanci, non si lascia intimorire dalla crisi generata dalla pandemia. Non indietreggia di fronte a chi parla di stallo del mondo dell’editoria, di digitalizzazione, di deficit del numero di lettori. Anzi: più il tempo passa, più si convince.

«Oltretutto, in questi mesi di emergenza sanitaria, tra lockdown e chiusure a colori alterni, le edicole sono tornate a ricoprire ruoli fondamentali: di presidio del territorio. Di punto di riferimento per chi, in un determinato quartiere, vive e lavora», spiega.

Grazie anche all’aiuto dei genitori, l’acquisto viene formalizzato nella seconda metà di ottobre: da quel momento sono passati poco più di tre mesi e l’entusiasmo resta saldo. E a chi obietta che si tratta di una scelta insolita per un giovane di 35 anni, per di più con all’attivo diverse esperienze di lavoro all’estero – Londra, in primis – Ottolini risponde di aver sempre avuto il sogno di gestire un’attività tutta sua.

«Adesso che il desiderio si è avverato, mi alzo felice per andare al lavoro. Anche se sono le cinque del mattino. Perché è una scelta in cui credo e a cui mi sto dedicando con passione. E non posso che ringraziare i precedenti titolari, Silvana e Maurizio Levati, che per qualche tempo dopo l’acquisto mi hanno seguito e aiutato, in una sorta di passaggio di consegne: non è stato facile subentrare a una gestione trentennale».

Mentre pensa a nuovi servizi da offrire ai clienti – come possibilità di ordinare riviste online – Ottolini porta avanti, convinto, la tradizione del cartaceo. Lo fa osservando, dalla sua postazione privilegiata, lo scorrere della vita nel cuore della città: «È come in un film».