La “signora delle poste” di Busnago che ama il teatro: meritata pensione per Francesca Pizzurro

Il congedo dopo ben 42 anni Siciliana d’origine, si è trasferita in Lombardia 44 anni fa e 8 anni fa è giunta a Busnago e ben presto è entrata nei cuori della cittadinanza. Recita nella compagine teatrale cittadina, gli Scaenici74.
Busnago: Francesca Pizzurro
Busnago: Francesca Pizzurro Marco Testa

La “Signora delle poste” di Busnago è – quasi – ufficialmente in pensione. Mercoledì 24 febbraio è stato infatti l’ultimo giorno passato dietro il bancone dell’ufficio postale di via San Rocco per Francesca Pizzurro che dopo ben 42 anni di servizio dal primo marzo andrà in pensione. Siciliana d’origine, Francesca si è trasferita in Lombardia 44 anni fa. Dopo le esperienze agli uffici postali di Gorgonzola, Gessate e Carugate 8 anni fa è giunta a Busnago e ben presto è entrata nei cuori della cittadinanza.

A dimostrarlo i numerosi messaggi di affetto ricevuti sui social e le attestazioni arrivate in questi ultimi giorni di lavoro: «Sono veramente emozionata e commossa – racconta -. In tanti in questi giorni sono passati per salutarmi, lasciarmi un pensiero e anche dei fiori. Ho la cosa piena. Sono contenta che si sia costruito un rapporto così bello sia con la comunità che con i colleghi con cui si è instaurato un bel rapporto di complicità. Non posso che ringraziare tutti quanti per la gentilezza che mi hanno sempre dimostrato e per i sorrisi che mi hanno regalato anche fuori dall’ufficio postale».

Residente a Trezzano Rosa, Francesca è conosciuta a Busnago anche in qualità di attrice con la compagine teatrale cittadina, gli Scaenici74. Anche questa sarà una delle passioni che coltiverà ora che avrà più tempo da dedicare al tempo libero: «Assolutamente si – conferma -. Quando le condizioni lo permetteranno non vedo l’ora di tornare sul palco con la compagnia. Vorrei tornare presto anche a effettuare il servizio di volontariato all’ospedale di Vimercate come ho sempre fatto prima dello scoppio della pandemia».

Proprio l’emergenza sanitaria ha caratterizzato anche il suo ultimo anno di lavoro: «E’ stato particolare ovviamente ma avrebbe potuto essere più difficile se i cittadini busnaghesi non si fossero dimostrati così responsabili e rispettosi nell’accettare le normative. Invece ancora una volta si sono dimostrati come sempre disponibili e gentili».