La Polizia locale di Seregno si appresta a celebrare il patrono San Sebastiano

Il corpo della Polizia locale di Seregno si appresta a celebrare, con tutte le limitazioni determinate dalla pandemia, il proprio patrono San Sebastiano.
Il rito dell’incendio del faro nella messa per San Sebastiano
Il rito dell’incendio del faro nella messa per San Sebastiano

Il corpo seregnese della Polizia locale si appresta a festeggiare la ricorrenza di San Sebastiano, dal 1957 patrono della vigilanza urbana. Il programma definito ha dovuto fare i conti con l’emergenza sanitaria in corso, tanto che mercoledì 20 gennaio la sola iniziativa pubblica prevista sarà una santa messa, officiata alle 9 nella basilica San Giuseppe.

La funzione eucaristica è una delle più suggestive che il calendario liturgico annuale propone, poiché prevede due riti di lunghissima tradizione, come l’iniziale incendio del faro, un morbido pallone di cotone, a simboleggiare il martirio dello stesso San Sebastiano, che un tempo i contadini del borgo seguivano con curiosità, perché dalla velocità con cui il globo si consumava la sapienza popolare traeva indicazioni sui risultati della loro attività nell’anno solare, e più tardi l’offerta della cera da parte del sindaco Alberto Rossi al celebrante, che al contrario richiama l’intercessione di San Sebastiano nei confronti della comunità di Seregno nel XVI secolo, indispensabile per evitare il contagio da una terribile pestilenza.

La Polizia locale di Seregno si appresta a celebrare il patrono San Sebastiano
Seregno – Il nuovo comandante della Polizia locale di Seregno Maurizio Zorzetto con il sindaco Alberto Rossi

A causa della pandemia, non è invece stato previsto un momento di incontro tra i componenti del corpo, le autorità locali e la popolazione, che solitamente costituiva l’occasione per premiare agenti o ufficiali al raggiungimento dei 16 o dei 25 anni di servizio. L’amministrazione comunale ha comunque confermato che, in concomitanza con la patronale, saranno comunicati i dati di attività nel 2020, un anno di svolta per l’organico di stanza in via Umberto I, che in primavera ha registrato l’insediamento come comandante di Maurizio Zorzetto, cui è stato affidato il compito di un processo di modernizzazione organizzativa già avviato. Il corpo oggi è alle prese con un robusto rinnovamento, tra pensionamenti di figure storiche e nuovi arrivi già definiti o previsti, tramite mobilità tra amministrazioni o una procedura concorsuale.