La perizia: la doppia personalità del killer del tallio di Nova Milanese

Gli esperti incaricati di valutare Mattia Del Zotto, reo confesso per l’avvelenamento della famiglia col tallio a Nova Milanese, hanno concluso che era parzialmente incapace di intendere al momento dell’ideazione del piano criminale, ma lucido al momento della sua esecuzione.
mattia del zotto
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Parzialmente incapace di intendere al momento dell’ideazione del piano criminale, ma lucido al momento della sua esecuzione. Sono le conclusioni a cui sono giunti gli esperti incaricati dalla procura di Monza di valutare la salute mentale di Mattia del Zotto, il 27enne di Nova Milanese in carcere dallo scorso dicembre con l’accusa di triplice omicidio, e tentato omicidio plurimo, per aver avvelenato i suoi famigliari sciogliendo il solfato di tallio nell’acqua minerale.

Gli specialisti, nella perizia psichiatrica che sarebbe stata depositata nei giorni scorsi sul tavolo del sostituto procuratore Carlo Cinque, parlano di un disturbo legato alla “parafrenia”, una sindrome caratterizzata dall’insorgere di idee deliranti, mantenendo però contatto con la realtà.
Vengono in mente, a tal proposito, la deriva mistico religiosa in cui sarebbe caduto Mattia prima di mettere in pratica il suo folle piano di “purificazione”, e il provino per aspiranti dj radiofonici che lo stesso aveva sostenuto, nonostante la sua progressiva chiusura al mondo esterno.

La procura potrebbe chiedere il giudizio immediato, mentre il difensore, l’avvocato Silvia Letterio, ha annunciato l’intenzione di disporre una perizia di parte. Secondo le accuse, Mattia Del Zotto, reo confesso, ha mescolato il tallio nelle bottiglie acqua presenti nella dispensa della casa di famiglia, a Nova, uccidendo in questo modo la zia Patrizia e i nonni paterni, e mandando in ospedale con i sintomi dell’intossicazione altri parenti. Inizialmente, si era pensato ad un fatto accidentale, dovuto ad una contaminazione di qualche alimento. Quando poi anche i nonni materni, che vivono in un’altra casa di Nova, hanno accusato i malori da avvelenamento, gli investigatori dei carabinieri della compagnia di Desio hanno battuto la pista dell’atto doloso, arrivando al giovane.