La mobilità del futuro in Lombardia? Per Regione ed Enac sarà aerea, e a decollo verticale: «È la terza dimensione dei trasporti»

Un protocollo d’intesa tra Enac e Regione Lombardia per sviluppare, insieme, un modello di sviluppo della mobilità del futuro che sarà aerea, e a decollo verticale. «È la terza dimensione dei trasporti».
La sigla del protocollo
La sigla del protocollo

Il futuro dei trasporti in Lombardia? Via aerea. È questa la scommessa o, meglio, la previsione del settore, che ha portato Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) e Regione Lombardia a firmare un protocollo d’intesa «per realizzare attività comuni a favore dello sviluppo di nuovi concetti di mobilità aerea avanzata e sostenibile (Advanced Air Mobility)». L’obiettivo è quello di «migliorare la qualità della vita dei cittadini con l’introduzione di servizi innovativi che sfruttino la ’terza dimensione’», quella aerea appunto. La «Advanced Air Mobility è, infatti, un concetto tecnologico e operativo, in fase di sviluppo, per consentire il trasporto di persone, merci, forniture, medicali e per abilitare nuove tipologie di sevizi, attraverso l’utilizzo di velivoli elettrici, particolarmente innovativi e sostenibili, in prevalenza a decollo e atterraggio verticale (denominati VTOL – vertical take off landing), instradati in corridoi aerei dedicati ai loro spostamenti, ottimizzando i tempi di viaggio, riducendo i consumi e le emissioni» spiegano Enac e Regione Lombardia commentando la stipula del documento.

La mobilità del futuro in Lombardia? Per Regione ed Enac sarà aerea, e a decollo verticale: «È la terza dimensione dei trasporti»
Un drone sopra la Villa reale

Il protocollo fa parte del percorso avviato dall’Enac con le Regioni e le città metropolitane per raccogliere le loro esigenze e contribuire a sviluppare «un ecosistema per la graduale implementazione di una mobilità aerea intelligente, che sia al servizio del cittadino e della comunità». In questo contesto, l’intesa tra l’Enac e Regione Lombardia disciplina le modalità di collaborazione tra le parti per lo scambio reciproco di informazioni, per la definizione del contesto normativo, per l’organizzazione di iniziative e servizi congiunti in ambito di mobilità aerea urbana e avanzata che siano efficienti, sicuri, sostenibili e interoperabili con le infrastrutture aeroportuali e con quelle di trasporto pubblico nel territorio lombardo.

«Un primo e determinante passo avanti verso un’azione che in prospettiva può rivestire un’importanza rilevante – dice l’assessore a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi, sotto pressione negli ultimi giorni per la richiesta di dimissioni avanzata dai rappresentanti e dai comitati dei viaggiatori per quanto concerne il trasporto ferroviario – soprattutto se declinata su un territorio centrale e importante come la Lombardia, locomotiva economico-produttiva dell’intero Paese. L’Advanced Air Mobility potrà diventare, in proiezione futura, un elemento innovativo per il trasporto delle merci e delle persone».

«L’introduzione della ’terza dimensione’ nella mobilità urbana – commenta il direttore generale dell’Enac, Alessio Quaranta – sta portando una trasformazione che influenzerà il pensiero strategico dei territori: offrirà, nel futuro prossimo, un’alternativa alla movimentazione terrestre promuovendo l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale. La sfida, però, deve essere affrontata in maniera unitaria, come sistema Paese, coinvolgendo le istituzioni, il privato, il mondo della ricerca e le eccellenze industriali. È un dovere di tutti noi consegnare alle nuove generazioni una visione ampia della mobilità, coniugando, in un rapporto costruttivo, tecnologia e ambiente». «Quello tra Enac e Regione Lombardia – conclude il presidente del Lombardia Aerospace Cluster, Angelo Vallerani – è un accordo fondamentale per accompagnare gli sforzi delle imprese e meglio indirizzare gli investimenti verso la costruzione di una mobilità più sostenibile. Nell’industria aerospaziale lombarda ci sono tutte le tecnologie e le competenze necessarie per dar vita ad una Advanced Air Mobility basata sul potenziamento dell’uso di elicotteri su tratte brevi, del covertiplano per tratte medio-lunghe, di eVTOL e droni per servizi urbani di ultimo miglio. Il know-how, però, non basta. Servono infrastrutture e nuove regole di volo. Da qui l’importanza di questo accordo».