La Finanza smantella un’imponente frode: “Ingegneria fiscale al servizio degli evasori”

Ci sono anche persone fisiche e aziende della provincia di Monza e Brianza tra quelle che avrebbero usufruito dei “servizi” illegali forniti da professionisti bresciani. 24 le misure di custodia, sequestrati circa 21 milioni di euro.
La guardia di finanza
La guardia di finanza

Gli investigatori hanno parlato di un “laboratorio di ingegneria fiscale a servizio degli evasori”: ci sono anche persone fisiche e aziende della provincia di Monza e Brianza tra le 230 (104 persone fisiche e 126 società tra cosiddette «cartiere» e imprese realmente operanti) con sede in tutta la Penisola coinvolte in una maxi indagine della Guardia di Finanza (Nucleo di polizia economico-finanziaria e della Tenenza di Pisogne), chiamata “Nuova evasione continua”, coordinati dalla Procura di Brescia, che hanno ricostruito un’imponente frode fiscale, ideata da professionisti bresciani e incentrata su un sistema di emissione di false fatture.

I militari nelle prime ore di martedì 19 hanno dato esecuzione a un sequestro di beni per circa 21 milioni di euro e a 24 misure di custodia cautelare e applicato due misure interdittive dalla professione, nei confronti di altrettanti soggetti accusati di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale.