La Caritas di Vedano al Lambro ringrazia: generosità e donazioni anonime

Dopo l’appello della responsabile, la Caritas di Vedano al Lambro ha raccolto il cibo necessario alle famiglie assistite per i prossimi tre mesi. Ricevuta anche una donazione anonima con una spesa di oltre 100 euro.
Caritas - foto d’archivio
Caritas – foto d’archivio

Sono bastate un paio d’ore per stipare di alimenti la piccola sede della Caritas di Vedano al Lambro: in tanti hanno recepito l’appello lanciato dalla responsabile Rosita Villa dalle pagine de il Cittadino e da altri giornali. Alla raccolta di cibi a lunga conservazione hanno partecipato anche residenti in altre città.


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«Ringraziamo tutti di cuore – afferma la volontaria – è stata la colletta più abbondante da quando abbiamo avviato l’attività. Sono arrivate tante persone che non conosciamo con le borse strapiene e perfino un camioncino dell’Esselunga con una spesa di oltre cento euro pagata da un benefattore di Codogno».

L’invito a donare ha toccato il cuore di molti soprattutto perché Vedano è noto per essere il comune della Brianza con i redditi medi più elevati.

«A chi mi ha chiesto come mai ci siano tante famiglie povere – spiega la Villa – ho risposto che è la storia del pollo: c’è chi ne mangia uno intero e chi non lo assaggia proprio, ma per le statistiche tutti ne hanno a disposizione metà».

I cittadini hanno portato anche i prodotti più cari come l’olio, il tonno e la carne in scatola che non rimangono a lungo sugli scaffali di via Santo Stefano perché, per il loro prezzo, vengono donati meno frequentemente. Lo scatolame, però, è vitale per i nuclei a cui è stata sospesa l’erogazione del gas a causa degli arretrati accumulati.

Alla generosità dei singoli si sono aggiunte quella di un allevatore di galline che ha regalato le uova e l’aiuto della Caritas di Osnago che ha inviato a Vedano una buona quantità di formaggio: «Un caro amico – racconta la responsabile – ha tagliato a pezzi le forme e le ha confezionate sottovuoto. Quest’anno siamo riusciti a confezionare pacchi di Natale più ricchi del solito: le nostre famiglie sono state proprio contente».

La raccolta di sabato 14 dicembre consentirà all’associazione di supportare le persone in difficoltà per almeno tre mesi: «Probabilmente – commenta la volontaria – rinvieremo di almeno un mese la colletta che in genere programmiamo a marzo. Quello che è successo sabato dimostra che quando si chiama la gente, prima o poi, risponde».