La Buona scuola e gli emendamenti made in Brianza: eccola spiegata da Rampi (Pd) e Centemero (FI)

La buona scuola ha radici anche brianzole per il coinvolgimento diretto di Elena Centemero (FI) e Roberto Rampi (Pd) promotori di due emendamenti. La riforma sta per diventare legge. Non tutti sono soddisfatti, ha fatto discutere per tutto l’anno e così sarà anche in estate. Ecco di che si tratta.
Decreto Buona scuola, Elena Centemero (Forza Italia) e Roberto Rampi (Pd)
Decreto Buona scuola, Elena Centemero (Forza Italia) e Roberto Rampi (Pd) Redazione online

La buona scuola ha radici anche brianzole. La riforma è stata approvata in Senato e ora è tornata alla Camera per il passaggio finale. Col voto atteso entro venerdì 10 luglio. Non tutti sono soddisfatti, ha fatto discutere per tutto l’anno e così sarà anche in estate. L’onorevole Elena Centemero, Forza Italia, parla di un disegno di legge con luci e ombre, mentre il collega della maggioranza Roberto Rampi (Pd, membro della Commissione Cultura, scienze, istruzione alla Camera) la vede come un’inversione di tendenza.

«Posso dire di avere la maternità dell’emendamento relativo alle scuole in carcere – spiega Elena Centemero – come la proposta di un comitato di valutazione esterno per gli insegnanti che garantisce terziarietà. Alcuni temi sono condivisibili, come il ruolo del dirigente o la questione dell’alternanza, ma ci sono molte promesse non mantenute».


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Di tutt’altra opinione il collega del Pd Rampi che punta l’attenzione sui finanziamenti che saranno dati alle scuole, 1 miliardo tra settembre e dicembre e tre per il prossimo anno anche se ci tiene a sottolineare come: «Molti dei punti contenuti nella riforma sono già attuati nelle scuole del nostro territorio, come ad esempio ha fatto il Banfi nel Vimercatese precursore dell’autonomia. Oppure il discorso sull’alternanza scuola-lavoro nei nostri istituti scolastici è ormai una realtà. Un emendamento che è partito proprio dalla Brianza è il corso di primo soccorso, promosso dalla proposta dell’associazione Salvagente».

I punti positivi e condivisi tra maggioranza e minoranza ci sono ma permangono le criticità e le promesse non mantenute.

Per l’onorevole Centemero «a partire dalla “promessa” di 100mila assunzioni che non ci saranno in blocco. Siamo convinti però che ci sia un eccesso di deleghe su materie sensibili e poco è stato fatto per il discorso formazione dei docenti. Noi abbiamo lavorato tanto sul merito e contribuito alla tutela dei disabili in commissione. Concordiamo sul potere nelle mani del preside, non cambia nullo rispetto alla normativa vigente, si è aggiunta la componente di insegnanti con cui il dirigente prenderà le decisioni. La richiesta che è stata avanzata è che ci siano criteri omogenei sul territorio nazionale e dare maggiore spazio al consiglio d’istituto».

Sarà un vero cambiamento anche del tradizionale metodo di fare lezione, continua l’onorevole Rampi: «L’intenzione è di dare vita a classi aperte, gli studenti hanno un ruolo centrale possono partecipare alla scelta del curriculum scolastico. C’è stata disinformazione sulla questione legata al dirigente che potrà assumere i docenti, non è così. Si tratta di una chiamata diretta non un’assunzione e il collegio docenti ha un ruolo fondamentale sul piano educativo. Una svolta è l’impostazione che diamo all’arte in tutte le sue forme e in tutti gli ordini, anche questo figlio dell’artigianato brianzolo. Un punto su cui dobbiamo ancora discutere è la questione del personale, ma questo è solo l’inizio di un grande lavoro. Una scelta del governo, in tempi di tagli, è stata di credere nel “capitale umano” e investire su questo». Un disegno che è stato elaborato e, in parte, approvato in un anno.

«Esistono delle criticità ma molti aspetti sono stati migliorati- chiude l’onorevole Centemero- ci vorrebbe maggiore incisività sulla questione della valutazione. Pensiamo che gli immessi in ruolo vivranno delle difficoltà perché, ad esempio, alcuni in graduatoria non hanno mai insegnato, credo serva almeno un anno di formazione. La questione Ata non è stata affrontata ma lo faremo a breve».