La Brianza e la “mungitura” delle tasse: prima rata Tasi e Imu entro il 16 giugno

Mancano pochi giorni al primo appuntamento dell’anno con le tasse sulla casa. Entro il 16 giugno proprietari e inquilini dovranno versare la prima rata di Tasi e Imu, portando nelle casse dei Comuni entrate che la Cgia di Mestre calcola in 2,3 miliardi di euro.
I contribuenti brianzoli è tempo di pagare le tasse
I contribuenti brianzoli è tempo di pagare le tasse

Ma come, non avevamo appena pagato? No, sono già passati sei mesi ed è ora di rimettere mano al portafogli per versare gli acconti di Tasi e Imu, le tasse applicate dai comuni su prime abitazioni, seconde case, immobili commerciali e industriali, terreni, compresi quelli agricoli. Il giorno nero per i contribuenti sarà il 16 giugno: per quella data tutti i proprietari dovranno recarsi in banca o in posta con il modello F24 compilato. Faranno il loro dovere, ma non avranno la certezza di aver regolato i conti in maniera esatta: la gran parte dei comuni, infatti, non ha ancora deciso se variare le tariffe applicate nel 2014. La scelta, che interessa milioni di italiani, è legata all’approvazione dei bilanci dei singoli municipi il cui termine è slittato a fine luglio: gli amministratori locali, alle prese con i tagli sempre più pesanti alle risorse sempre applicati dallo Stato, potrebbero trovarsi quasi costretti a ritoccare le aliquote dei tributi locali che dovranno servire per garantire i servizi ai cittadini, la manutenzione delle strade e delle scuole.

Le vecchie tariffe

Il 16 giugno, quindi, quasi tutti i contribuenti, compresi quelli brianzoli, saranno invitati a pagare applicando le tariffe del 2014: in caso di incrementi dovranno integrare l’acconto con la rata di dicembre mentre nel caso contrario potranno applicare una riduzione. Ogni proprietario di immobile dovrà, per così dire, arrangiarsi da solo: sono pochissimi i comuni che invieranno a casa i bollettini pre compilati e dove accadrà i moduli riguarderanno solo la Tasi e non l’Imu. I calcoli per ottenere gli importi finali sono piuttosto complessi, ma praticamente ogni ente ha attivato sul proprio sito una guida telematica che consente a tutti di compilare gli F24 purché abbiano a portata di mano le rendite catastali degli edifici. Il servizio permette di ridurre al minimo la possibilità di errori: chi vuole semplificarsi la vita può, però, seguire un’altra strada. Dopo aver accertato, smanettando sul portale del proprio comune, che le aliquote e le detrazioni previste non sono variate rispetto al 2014 può copiare la cifra pagata lo scorso anno per la Tasi, ovviamente aggiornando la data.

Sos sportelli comunali

Se proprio si vuol trovare una nota positiva in mezzo alle tante negative ci si può concentrare sugli sportelli aperti da tanti sindaci per aiutare i contribuenti a calcolare quanto sborsare. Un addetto dell’ufficio Tributi compilerà i moduli per i cittadini che richiederanno l’aiuto: il supporto è fornito anche in parecchi piccoli centri. In qualche località l’impiegato è a disposizione solo per la Tasi, in altre anche per l’Imu; in alcune gli utenti dovranno presentarsi con la ricevuta dello scorso anno, in altre con il modello F24 in bianco. Gli esperti, però, non saranno presenti tutti i giorni: in alcuni municipi riceveranno solo su appuntamento, in altri i residenti potranno arrivare, staccare il numerino come dal macellaio e attendere il loro turno. Magari dovranno pazientare in coda ma, almeno, eviteranno di rivolgersi a un commercialista.

Comuni in ritardo

Sono 1.230 – secondo gli ultimi dati ufficiali – i Comuni le cui delibere in materia di Tasi sono state pubblicate ad oggi sul sito delle Finanze e sono 1.214 quelli che hanno deliberato in materia di Imu (dati aggiornati a sabato 6 giugno). I relativi elenchi (assieme ad ogni utile informazione sugli adempimenti dovuti) sono consultabili sul sito Internet della Confedilizia (www.confedilizia.it), che sarà continuamente aggiornato sino al prossimo 28 ottobre, termine di pubblicazione delle delibere per l’anno 2015. Per quanto riguarda la Brianza, sempre secondo i dati ufficiali comunicati a Confedilizia dal ministero dell’Economia, i Comuni più diligenti, che hanno cioè provveduto a determinare le aliquote 2015 della Tasi, sono Arcore, Villasanta, Concorezzo, Caponago, Desio, Limbiate, Seveso, Verano Brrianza e Paderno Dugnano.

I calcoli della Cgia

La Cgia calcola che, alla luce di tutto ciò, visto che nel 2014 i sindaci hanno incassato dalla Tasi circa 4,6 miliardi di euro, di cui 3,3 miliardi relativi all’abitazione principale, i contribuenti verseranno entro il 16 giugno circa la metà di quanto pagato complessivamente nel 2014, ovvero 2,3 miliardi, di cui 1,6 miliardi sulla prima casa.