Oltre venti identificati per la morte di Simone Stucchi a Pessano, a Vimercate fiume di ricordi davanti all’edicola di famiglia

Sono già stati identificati più di 20 ragazzi tra maggiorenni e minorenni, residenti tra Vimercate e Pessano, coinvolti nella rissa dove è rimasto ferito mortalmente Simone Stucchi, 22 anni. In città non si ferma il fiume di ricordi degli amici davanti all’edicola di famiglia.
Vimercate edicola Simone Stucchi
Vimercate edicola Simone Stucchi Michele Boni

È tornato a casa il minorenne ferito nello stesso scontro tra bande in cui ha perso la vita la scorsa settimana il 22enne vimercatese Simone Stucchi. Il suo quadro clinico si è risolto velocemente e il ragazzo è stato dimesso. Mentre la città prova a superare il lutto, per una tragedia difficile da accettare, proseguono le indagini dei carabinieri della Compagnia di Pioltello che, con la stazione di Pessano, prova a fare luce sull’accaduto.


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Ad oggi sono già stati identificati più di 20 ragazzi tra maggiorenni e minorenni, residenti tra Vimercate e Pessano, ma quelli che hanno preso parte allo scontro avvenuto in una via residenziale sarebbero più numerosi. Dopo l’identificazione, le indagini si concentrano sul mettere a fuoco le responsabilità di ciascuno rispetto alla coltellata che ha colpito fatalmente il ragazzo, senza lasciargli scampo.

A Vimercate invece non si fermano le dimostrazioni di affetto per il giovane vittima di una ferita da coltello.
Messaggi, poesie, fiori, lumini, palloncini e anche qualche foto tutti dedicati a Stucchi vengono lasciati da giorni sulla saracinesca abbassata dell’edicola dei genitori in via Vittorio Emanuele. In tanti passando davanti al negozio si fermano a leggere i numerosi fogli di carta che raccontano di un ragazzo solare che se n’è andato troppo presto e all’improvviso in una sera di fine settembre.

Gli altri commercianti della zona osservano in silenzio quello che sta accadendo davanti all’esercizio di papà Massimiliano e mamma Daniela che non riaprirà prima del 25 ottobre. Proprio la famiglia da qualche tempo aveva preso in gestione anche il chiosco che si affaccia su via Pio XI a Concorezzo per il figlio, ma anche lì la serranda è abbassata. A Concorezzo con la morte del ragazzo c’è chi pensa che l’edicola possa anche non riaprire più nel quartiere Don Girotti.