Insinna, Mancini, Berti con monsignor Dario Viganò, nuovo commentatore del Vangelo per Rai Uno

Il sacerdote, brianzolo di Vedano al Lambro classe 1962, a partire da sabato 15 maggio (ore 16.15), condurrà lo storico appuntamento “Le Ragioni della Speranza”, seconda parte del programma di “A Sua Immagine”. In questo suo nuovo viaggio sarà accompagnato da Flavio Insinna, Cristiana Capotondi, Orietta Berti, Roberto Mancini, Francesco Pannofino e Claudia Gerini.
Monsignor Dario Edoardo Viganò con Flavio Insinna durante le riprese
Monsignor Dario Edoardo Viganò con Flavio Insinna durante le riprese

Non nasconde l’emozione della responsabilità che gli viene affidata, ma al tempo stesso mostra per primo, proprio vivendo il suo nuovo ruolo, come il Vangelo sia in grado di sorprendere sempre, anche con nuove modalità. Sarà monsignor Dario Edoardo Viganò il nuovo volto che porterà la parola del Vangelo nelle case degli italiani attraverso la tv. Il sacerdote, brianzolo di Vedano al Lambro classe 1962, a partire da sabato 15 maggio (ore 16.15), condurrà lo storico appuntamento di Rai Uno “Le Ragioni della Speranza”, seconda parte del programma di “A Sua Immagine”. La proposta gli è arrivata dalla produzione della nota trasmissione e dall’ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, Conferenza episcopale italiana. E per questa nuova esperienza comunicativa ed umana don Viganò ha guardato a due riferimenti importanti: padre Raniero Cantalamessa, storico commentatore della Parola di Dio, e tanti sacerdoti di spessore chiamati a confrontarsi ogni giorno con le marginalità più estreme. «Ovviamente – ci tiene subito a precisare monsignor Viganò – non avendo né nel primo e né nel secondo caso lo stesso grado di esperienza». In questo nuovo viaggio il vice-cancelliere della Pontificia accademia delle Scienze e delle Scienze sociali, con specifica competenza per il settore della comunicazione, sarà accompagnato nel ciclo televisivo da sei personaggi pubblici particolarmente amati: Flavio Insinna, Cristiana Capotondi, Orietta Berti, Roberto Mancini, Francesco Pannofino e Claudia Gerini. Saranno loro i sei personaggi in cerca dell’Autore di quel Vangelo che apre nel confronto e nel dialogo a temi come la Parola, la relazione, il dubbio, il dono, la pazienza e il fraintendimento.

Insinna, Mancini, Berti con monsignor Dario Viganò, nuovo commentatore del Vangelo per Rai Uno
Monsignor Viganò con Orietta Berti

Monsignor Viganò, come ha affrontato questo nuovo ruolo? «Ho cercato di capire come potevo portare a tantissime famiglie e persone la Parola con semplicità ed efficacia. Sono partito da un’idea, ma poi tutto si è modificato nella relazione continua con i responsabili della trasmissione. A loro ho messo a disposizione ciò che ha segnato il mio ministero: il mondo della cultura. Certo, all’inizio ero un po’ “ingessato”, ma poi è andata sempre meglio e spero che questi dialoghi possano rendere il Vangelo famigliare a tutti gli spettatori. Il lettore di un testo regala nuova vita a quel “corpo di parole”, gli conferisce attualità. La televisione ha poi la forza di raccontare le storie con immagini, proprio come un libro fa attraverso le parole, costruendo punti di vista che offrono la possibilità allo spettatore di identificarsi e condividere»

Insinna, Mancini, Berti con monsignor Dario Viganò, nuovo commentatore del Vangelo per Rai Uno
Monsignor Viganò con Orietta Berti

Le interviste ai sei personaggi si svolgono tutte in uno stesso luogo. «È la Casina Pio IV, capolavoro del Rinascimento nei Giardini Vaticani; oggi ospita la Pontificia Accademia delle scienze. Di fatto un gioiello dell’architettura che ha fatto da set ideale a cielo aperto al nuovo ciclo».

L’incontro, il dialogo anche intimo con i sei personaggi è lo strumento per arrivare a tutti? «Ogni volta accogliamo e salutiamo l’ospite, poi presentiamo una parola chiave del Vangelo della domenica e scaturisce così la conversazione sugli aspetti personali e il proprio legame con la fede, la chiesa e per finire c’è un mio breve commento della Parola. Sono rimasto positivamente sorpreso dalla disponibilità di tutti gli ospiti a confrontarsi e a farsi coinvolgere e, in particolare, dal fatto che ognuno di loro, dopo essere andato via, mi abbia poi scritto, ringraziandomi. Anche in questo il Vangelo si rivela davvero sorprendente».