Inseguimento da film sulla Statale 36: da Monza a Briosco a 200 all’ora su un’auto intestata a una prestanome (e tracce di droga)

Una storia che sembra la trama di un film d’azione quella che si è sviluppata lunedì sera sulla Statale 36 tra Monza e Briosco: con un fuggitivo a tutta velocità tra ignari automobilisti, una donna misteriosa con un centinaio di auto intestate, un cane antidroga che trova le prove decisive.
Statale 36 Briosco incidente - foto d’archivio
Statale 36 Briosco incidente – foto d’archivio Edoardo Terraneo

Una storia che sembra la trama di un film d’azione con un fuggitivo a tutta velocità tra ignari automobilisti, una donna misteriosa con un centinaio di auto intestate, un cane antidroga che trova delle prove decisive. Il protagonista ha collezionato una serie di reati che gli hanno spalancato le porte della casa circondariale di Monza.
È stato convalidato martedì mattina l’arresto di un uomo, marocchino di 39 anni, con diversi precedenti per reati di droga che lunedì sera è fuggito all’alt della polizia di Stato lanciandosi in Valassina a tutta velocità, mettendo in pericolo altri automobilisti e la pattuglia stessa, rifiutando l’alcol test e minacciando gli agenti una volta portato in caserma.

Sulla Bmw in suo possesso poi il cane Narco del Nost della polizia locale ha trovato tracce di sostanze stupefacenti, abbandonate secondo la ricostruzione durante l’inseguimento. Era su un’auto non sua però, ma di una donna rumena residente a Nova Milanese risultata essere di fatto una prestanome con 106 veicoli intestati.

Tutto è iniziato intorno alle 23 di lunedì. Gli agenti hanno incrociato la Bmw in viale Lombardia all’incrocio con la via Montelungo e hanno intimato l’alt, che il 39enne ha ignorato accelerando e immettendosi in Statale 36 in direzione di Lecco.

Da lì la fuga per quindici chilometri, con zig zag tra le altre auto e manovre pericolose anche per tagliare la strada all’auto della polizia che nel frattempo aveva chiesto il supporto dei carabinieri. E velocità di punta fino a 210 km all’ora. L’inseguimento è finito all’altezza di Briosco quando il fuggitivo ha imboccato l’uscita, sempre ad alta velocità, ha rischiato un frontale e ha perso il controllo nel tentativo di riprendere la superstrada in direzione opposta, verso Milano. Lì ha proseguito di corsa, più volte si è girato verso i poliziotti che hanno sparato alcuni colpi in aria per convincerlo a fermarsi. Finché è crollato a terra e allora è stato raggiunto e immobilizzato, ma ha continuato a ribellarsi sferrando calci e pugni. Portato in questura ha minacciato gli agenti e martedì è stato trasferito in carcere in attesa del processo.