Inquinamento, ultimatum della Commissione europea all’Italia

La Commissione europea ha lanciato un nuovo ultimatum all’Italia, ed altri otto Stati membri, per presentare nuove misure per affrontare il problema della qualità dell’aria e dell’inquinamento atmosferico.
Monza Inquinamento
Monza Inquinamento Fabrizio Radaelli

L’accordo del Bacino padano non basta. La Commissione europea ha lanciato un nuovo ultimatum all’Italia, ed altri otto Stati membri, per presentare nuove misure per affrontare il problema della qualità dell’aria e dell’inquinamento atmosferico. “Al più tardi entro lunedì”, pensa il deferimento alla Corte di Giustizia dell’Ue.


LEGGI “Mal’Aria 2018” di Legambiente: Pm10 e ozono, Monza terza in Lombardia

Una situazione drammatica nel Nord Italia, e in Brianza, definita nei giorni scorsi anche dal rapporto “Mal’Aria 2018” di Legambiente. Monza in Lombardia si è piazzata terza nella classifica combinata di sforamento degli indici di Pm10 e ozono.

“Ancora oggi, nel 2018, 400mila persone stanno ancora morendo prematuramente ogni anno a causa dell’incapacità diffusa di affrontare il problema” della qualità dell’aria, ha spiegato il commissario responsabile Karmenu Vella: “il senso d’urgenza non è evidente in alcuni Stati membri. L’unica cosa che ci può fermare dall’andare avanti nella Corte di Giustizia è che i piani che ci presenteranno riescano a raggiungere i modo efficace gli obiettivi senza ritardo”. I nove paesi sono Italia, Francia, Germania, Spagna, Repubblica ceca, Romania, Ungheria, Slovacchia e Regno Unito.

“Per adesso non abbiamo alcun deferimento alla Corte Ue per lo smog – ha detto il ministro dell’ambiente Gianluca Galletti dopo l’incontro – Dipenderà da come la Commissione valuterà il materiale, ma per l’Italia è una continuazione del dialogo che fino a oggi ha evitato il deferimento, con il lavoro fatto che ha dato risultati nel miglioramento della qualità dell’aria,con sforamenti ridotti dal 2000 di più del 70%”.