Inquinamento, da ottobre stop ai diesel Euro 3: cosa prevede il Piano Aria

Da ottobre in Brianza, e in tutta l’area del Bacino padano, scattano le limitazioni invernali che da quest’anno prevedono lo stop ai diesel Euro 3 e l’incentivazione del “car pooling” nell’ottica di una mobilità più sostenibile. In provincia di Monza e Brianza sono 30.800 auto.
Villasanta Limitazioni traffico inquinamento
Villasanta Limitazioni traffico inquinamento Fabrizio Radaelli

La strada è tracciata: il 2025 è l’anno individuato dal Piano regionale degli interventi per la qualità dell’aria per il possibile rientro nei limiti di tutti gli inquinanti monitorati. Intanto, per arrivarci, da lunedì 1 ottobre in Brianza, e in tutta l’area del Bacino padano, scattano le limitazioni invernali che da quest’anno prevedono lo stop anche ai diesel Euro 3 e l’incentivazione del “car pooling” nell’ottica dell’idea di una mobilità più sostenibile. Limitazioni sono previste per i riscaldamenti alimentati a biomassa legnosa e a pellet.


LEGGI



Inquinamento: via libera alle nuove deroghe per lo stop dei diesel Euro 3


LEGGI

Inquinamento e qualità dell’aria: in Lombardia stop ai diesel Euro 3 e incentivi


LEGGI Inquinamento: Milano allarga i divieti e presenta l’Area B

Annunciato fin dal 2016 e poi rimandato, il divieto di circolazione per i veicoli Euro 3 entra in vigore dal lunedì al venerdì (esclusi i giorni festivi infrasettimanali) dalle 7.30 alle 19.30 fino al 31 marzo 2019 nei 209 Comuni lombardi della cosiddetta Fascia 1 (LEGGI QUALI SONO). In provincia di Monza sono 30.800 auto (nel 2017), in tutta la Lombardia interessa poco più di 617mila veicoli.

TUTTE LE INFO IN PILLOLE

Lunga la lista di deroghe. Oltre ai veicoli con a bordo minimo tre passeggeri (il car pooling), sono esclusi dal fermo i veicoli elettrici leggeri da città, quelli ibridi e multimodali, quelli ad alimentazione (anche non esclusiva) a gas o gpl, ma anche i veicoli alimentati a gasolio dotati di efficaci sistemi di abbattimento delle polveri sottili omologati e in grado di garantire un valore di emissione pari alla classe Euro 5 diesel. E poi ne sono esentate le forze dell’ordine, i soccorsi, medici e veterinari in visita urgente, scuolabus e trasporto pubblico, veicoli degli operatori dei mercati per il percorso necessario.

Lo stop agli Euro 3 andrà ad aggiungersi alle limitazioni permanenti già previste per le auto a benzina in classe Euro 0 e per i diesel Euro 1 e Euro 2 che da aprile 2019 saranno estesi per tutto l’anno (sempre da lunedì a venerdì), mentre entro l’1 ottobre 2020 è annunciato lo stop invernale per i diesel Euro 4 (e benzina Euro 1) e per gli Euro 5 entro il 2025. Il divieto permanente esiste anche per moto e ciclomotori a due tempi Euro 0.

Tutto questo oltre alle misure temporanee di primo e secondo livello che scattano in caso di superamento dei limiti di Pm 10 per quattro giorni consecutivi e arrivano a fermare i veicoli privati diesel fino a Euro 4 compreso (tutti i giorni anche festivi dalle 8.30 alle 18.30) e i commerciali fino a Euro 3 compreso (dalle 8.30 alle 12.30).

Il consiglio regionale ha approvato nei giorni scorsi anche una mozione, presentata dal leghista brianzolo Andrea Monti, che invita la Giunta a introdurre nel più breve tempo possibile tecnologie per controllare le emissioni reali dei veicoli in circolazione e a individuare i veicoli a bassa percorrenza a cui applicare le esclusioni dalle limitazioni della circolazione.

“Il dato da cui siamo partiti può sembrare banale, ma ciò non lo rende meno vero: chi non utilizza l’autovettura non inquina – ha spiegato Monti – Non sarebbe quindi giusto penalizzare i proprietari di un’automobile utilizzata pochissimo. Si tratta di una situazione che riguarda molte persone, specialmente anziani, che spesso usano il loro mezzo per recarsi a fare la spesa una volta a settimana, o magari in ospedale, e non possono permettersi di cambiare la macchina con cadenza decennale”.

“L’obiettivo di Regione Lombardia è di combattere l’inquinamento e non di impedire la mobilità dei cittadini. I provvedimenti regionali non devono disincentivare gli spostamenti, ma cercare di renderli più sostenibili ed ecologici. Il piano per l’aggiornamento della qualità dell’aria (PRIA) che è stato approvato nella precedente legislatura e che abbiamo aggiornato a luglio attraverso una delibera di giunta va in questa direzione”, ha commentato l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo.

E poi: “Dobbiamo continuare a creare un’alleanza virtuosa con i cittadini attraverso un sistema di incentivi, ma dobbiamo anche essere seri nelle nostre politiche per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo”.