Influenza verso il picco, la dieta “anti malanni” di Coldiretti Lombardia

L’influenza va verso il picco epidemico e Coldiretti Lombardia, analizzati i dati, elabora una “dieta anti malanni” contro il freddo e per aiutare anche a tavola le difese immunitarie.
Monza frutta per l’inverno
Monza frutta per l’inverno Fabrizio Radaelli

Sono 125mila i lombardi colpiti dall’influenza nella prima settimana di gennaio. Il virus si è fatto sentire anche a Monza e Brianza, anche se gli esperti dicono che il picco “è probabilmente vicino” ma non ancora stato raggiunto. Nonostante le difficoltà. In tutta Italia è invece di quasi 3 milioni la conta degli influenzati dall’inizio della sorveglianza ad ottobre. E nella settimana in arrivo il meteo riserva temperature massime a 6 gradi e minime intorno allo zero, con eccezione di mercoledì e giovedì quando il termometro di giorno salirà fino a 10-12 gradi.


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L’ultimo aggiornamento del ministero della Salute parla di 802mila casi in una settimana e 2.997mila in totale. La fascia di età maggiormente colpita è sempre quella dei bambini al di sotto dei cinque anni (circa 28,5 casi per mille assistiti) e quella tra 5 e 14 anni (15,1). Ma in queste fasce di età si osserva un arresto o addirittura una diminuzione del numero di casi rispetto alla settimana dell’Epifania. Ancora in aumento, invece, il numero di casi nei giovani adulti in cui l’incidenza è pari a 13,4 e negli anziani con 8,1 casi per mille assistiti.

Coldiretti Lombardia allora, analizzati i dati, ha elaborato una “dieta anti malanni” per contrastare il freddo e aiutare anche a tavola le difese immunitarie per difendersi dall’influenza.

I consigli: aumentare le calorie consumate, iniziando la mattina con latte, miele o marmellata e portando poi a tavola soprattutto zuppe, verdure, legumi e frutta per l’apporto di vitamine. Oltre a frutta a verdura ricca di antiossidanti nella dieta per sconfiggere l’influenza non devono mancare latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici quali yogurt e formaggi come il parmigiano e, per alcuni esperti, anche il miele e l’aglio, che contiene una sostanza, l’allicina, particolarmente attiva nella prevenzione. Con la discesa del termometro arriva anche il “permesso” ad aumentare le calorie consumate in relazione ad attività, sesso, età e necessità personali.

“Fondamentale – sottolinea la Coldiretti – è assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti che sono di grande aiuto per combattere le conseguenze dello stress del cambio di stagione sull’organismo. Nella dieta non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l’organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali. Per la frutta di grande importanza per il grande contenuto di vitamina C, è il consumo di frutta di stagione come i kiwi, clementine e arance rigorosamente italiane per evitare che i trasporti ne riducano il contenuto vitaminico. Va anche ricordato che in un soggetto normale l’assunzione di proteine deve essere compresa tra 0,8- 1,3 grammi di proteine per chilo di peso corporeo, per cui una buona dose di carne nella dieta non può fare che bene”.