Influenza: più di 200 accessi al pronto soccorso in Brianza, sovraffollamento a Vimercate

L’influenza a Monza e in Brianza c’è e si fa sentire con un numero di accessi al pronto soccorso che continua a essere significativo, in linea con il trend di inizio 2018 quando si era registrato il primo vero aumento. Situazione più pesante all’ospedale di Vimercate.
MONZA PRONTO SOCCORSO
MONZA PRONTO SOCCORSO Fabrizio Radaelli

Un numero di accessi al pronto soccorso che continua a essere significativo, in linea con il trend di inizio 2018 quando si era registrato il primo vero aumento. L’influenza a Monza e in Brianza c’è e si fa sentire, con situazioni più pesanti come quella dell’ospedale di Vimercate.


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In un quadro regionale più complesso lunedì 8 gennaio l’Ats della Brianza ha convocato e attivato l’Unità di Crisi dei Pronto Soccorso che è lo strumento individuato dal Gruppo di Miglioramento Accessi al Pronto Soccorso per far fronte ad eventuali emergenze per ridurre i disagi per i cittadini in condizioni di iperafflusso e sovraffollamento, ma anche per evitare che i pronto soccorso si trovino da soli nella gestione di emergenze.

Nell’Asst di Monza a metà settimana il bilancio si è tradotto in 228 accessi al pronto soccorso del San Gerardo l’8 gennaio (oltre la quota 200 che nelle vacanze era stata superata solo 2 volte) e 207 accessi a Desio. Entrambe le strutture hanno i letti a disposizione per le sindromi influenzali con complicazioni (a Monza ad esempio 54 liberi in chirurgia più cinque in psichiatria) e la situazione appare sotto controllo.

«Le strutture della Asst di Monza stanno rispondendo efficacemente all’emergenza – è il commento del direttore generale Matteo Stocco – Il piano sovraffollamento approntato e la determinazione degli operatori al momento stanno garantendo un servizio adeguato e di qualità. Un richiamo importante e doveroso alle campagne vaccinali, consigli utili, che se seguiti, in particolare dalle categorie a rischio, farebbero senz’altro ridurre la pressione nei Ps e il numero dei contagiati».

Più difficile a Vimercate: una settimana oltre quota 200 principalmente per malattie cardiopolmonari, con 245 accessi il 2 gennaio e 233 l’8 gennaio. La direzione dell’Asst ha aumentato di 12 il numero dei posti letto e ha fatto scattare il Peimaf (Piano di Emergenza Intraospedaliera per il massiccio Afflusso di Feriti). Sovraffollamento nel reparto di Medicina con una media di 90 pazienti ricoverati rispetto a 70 e in Pneumologia, dove i pazienti ricoverati superano i 50.

«L’attività nel Pronto soccorso è costantemente a livello di sovraffollamento sia di giorno che di notte – afferma il direttore generale Pasquale Pellino in una nota – In costante contatto con la Direzione Aziendale e la Rete dell’Emergenza Territoriale, medici e infermieri svolgono la loro attività mettendo in campo il massimo impegno, prolungando le loro presenze in supporto ai colleghi ove le situazioni di criticità lo richiedano secondo procedure preventivamente stabilite e sviluppando tutte le sinergie necessarie per una efficace risoluzione dei casi più complessi, cercando di soddisfare tutte le richieste e ridurre, per quanto possibile, anche le attese dei pazienti che manifestano problemi di gravità minore».

Un lavoro quotidiano molto intenso se si considera anche il rapporto tra numero di posti letto del presidio ospedaliero di Vimercate e i ricoveri.

Gli accessi in pronto soccorso nel 2016 sono stati 73.105 con una media giornaliera di 200 (+ 2,3% rispetto al 2015), fa sapere l’azienda. Gli accessi del 2017 hanno superato i 74mila (203 di media al giorno). Di questi il 35% proviene da altre Asst. Sono stati 12.198 in undici mesi gli accessi al pronto soccorso peditrico.