Influenza, anche l’ospedale di Carate Brianza “sotto stress”

Nei giorni in cui l’influenza aumenta la sua pressione, sotto stress c’è anche l’ospedale di Carate Brianza che, con una media di 115 accessi nel 2017, durante le feste è balzato a 130 fino a 140/150 in giorni critici, come a cavallo di Natale, capodanno e dell’Epifania. In aumento anche i bambini assistiti.
carate ospedale pronto soccorso
carate ospedale pronto soccorso Attilio Pozzi

Nei giorni in cui l’influenza aumenta la sua pressione, sotto stress c’è anche l’ospedale di Carate Brianza che, con una media di 115 accessi nel 2017, durante le feste è balzato a 130 fino a 140/150 in giorni critici, come a cavallo di Natale, capodanno e dell’Epifania. Aumentata a 30 al giorno la media dei bambini assistiti per problemi gastroenterici e poi respiratori. Un’utenza in aumento al fianco delle strutture di Monza, Desio e Vimercate.

Nelle ultime settimane si sono osservati pazienti che hanno sviluppato forme infiammatorie polmonari e di insufficienza respiratoria a rapida evoluzione “tanto da meritare trattamento interventistico e trasferimento presso Unità di Terapia Intensiva direttamente da Pronto Soccorso o dopo pochi giorni di degenza ospedaliera”, fa sapere l’azienda.

“Un rigraziamento va a tutti gli operatori sanitari, medici e infermieri che sono stati sottoposti a momenti di notevole sforzo tensivo nella gestione diagnostica e assistenziale dei pazienti – ha commentato Pasquale Pellino, direttore generale dell’Asst Vimercate – applicando le azioni previste dal Piano di Gestione del Sovraffollamento, intergrandosi con i reparti di degenza per un efficace turnover dei pazienti e potendo contare sulla osservazione breve di Ps che nelle ultime due settimane ha avuto permanenze di costanti di 18 pazienti tra adulti e bambini per periodi di oltre 24 ore sia utilizzando i letti dedicati che gli spazi più adeguati disponibili potendo così dimettere il 75% dei pazienti e riservando i letti disponibili nei reparti di degenza ai pazienti più complessi».

Gli accessi nel 2017 sono stati circa 42mila, con un aumento sensibile della gravità dei pazienti assistiti in particolare nell’ultimo periodo dell’anno. Nel mese di dicembre la percentuale dei codici rossi attribuiti all’ingresso è raddoppiata rispetto allo standard, attestandosi al 2%, e si è registrato un netto aumento dei codici gialli calcolati costantemente al 15% giornaliero.

“Il dato trova riscontro anche nel monitoraggio Areu che nell’ultimo periodo ha inviato una percentuale di casi per un 15% rispetto al 10,5% dei restanti periodi dell’anno. Il resto della popolazione si è rivolta al Ps per lo più per autopresentazione”, analizza l’azienda.

Il bilancio. Il 2017 si era aperto con due criticità: gli eventi traumatici per “l’emergenza ghiaccio” e successivamente la diffusione del morbillo, che hanno richiesto misure di trattamento e assistenziali straordinarie. Ha avuto buona applicazione il Percorso Rosa per le donne che hanno subito violenza domestica permettendo la segnalazione di 61 casi alcuni dei quali hanno poi proseguito con le strutture del territorio un percorso di sostegno e aiuto. La percentuale complessiva dei ricoveri durante l’anno effettuati in urgenza da PS si è confermata del 10%.